Denominazione:
Archivio fotografico di Gino TorresiTipologia:
fondoData:
1910 - 1946Consistenza:
Scatole 8; Lastre fotografiche 276Descrizione:
Il fondo fotografico è costituito 260 fotografie stereoscopiche della famiglia Torresi, vedute di città e località italiane e di alcune manifestazioni pubbliche, eseguite da Gino Torresi stesso, dipendente pubblico e fotomatore, in un periodo di tempo che va dal 1910 al 1946.In particolare sono presenti sopratutto le fotografie della sua famiglia, della moglie Antonietta Pellizzari e della figlia Italia Torresi, nata a Massa nel 1927, in occasione di viaggi e vacanze, ma anche nella quotidiaità della vita di tutti i giorni. Oltre a queste si ritrovano vedute e panorami delle località visitate e delle città a cui la famiglia Torresi era legata come Massa, Carrara, Ferrara e Bologna.
Alcuni nuclei presentano fotografie di eventi e manifestazioni pubbliche a Milano.
Un nucleo a parte, aggregato all'archivio, è formato da un gruppo di 16 negativi eseguiti a piazza S.Marco a Venezia, ma non è chiara la loro attribuzione, essendo sprovvisti di riferimenti.
Metodologie di intervento:
Le fotografie erano raccolte in 6 scatole: 3 scatole originali, nelle quali le lastre erano conservare singolarmente entro buste in pergamino recanti il numero di ciascuna foto, e 3 scatole per archiviazione fotografica nelle quali le lastre erano conservate in buste a 4 falde e custodie in cartoncino.
L'ordinamento ha seguito la struttura data da un piccolo quaderno, verosimilmente autografo di Gino Torresi, intitolato Foto stereoscopiche / Elenco / Gino Torresi in cui si trovano registrate e descritte le 260 lastre fotografiche siglate con una cifra araba da 43 a 430 (con alcune lacune), suddivise in 5 sezioni: Indice; Vedute; Storiche; Il Naviglio a Milano (ora scomparso); Varie.
Le voci del quaderno corrispondono per buona parte delle partizioni dell'archivio all'ordinamento delle lastre, sopratutto per quanto riguarda le sezioni:Vedute, Storiche, Il Naviglio a Milano e Varie.
L'intervento di riordinamento è stato più consistente nella serie Indice, che raccoglie fotografie di famiglia, nella quale le fotografie sono state riaggregate per località di esecuzione.
Come criterio di riordino è stata ripresa la numerazione delle lastre e la partizione in sezioni seguendo il tracciato del quaderno di Gino Torresi per le aggregazioni per località. In questo modo si è pervenuti alla struttura: Il Naviglio a Milano, Fotografie della famiglia Torresi, Vedute di città e località italiane, Storiche, Varie e Negativi.
Dopo il condizionamento e il riordino, l'archivio fotografico è conservato in 8 scatole da archiviazione fotografica, il particolare 6 scatole per le lastre fotografiche (1-5;A), 1 scatola per il registro e gli stereoscopi (B) e 1 scatola per le buste in pergamino (C)
Proprietà della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, via delle Donzelle, 2, 40126 Bologna.
Regole di accesso ed uso:
Fatte salve le norme di legge sulla consultabilità, si prevede la richiesta di autorizzazione da inoltrare all'indirizzo cittapergliarchivi@fondazionedelmonte.it
Storia archivistica:
L'archivio delle fotografie sterescopiche è stato formato da Gino Torresi stesso, che organizzava le proprie fotografie in buste in pergamino numerate e legate alle descrizioni più complete riportate sul quaderno. Fra i due fotogrammi di ciascuna lastra stereoscopica venivano riportate le informazioni essenziali su data e luogo dello scatto; ogni lastra fotografica risulta così descritta regolarmente grazie all'indicazione del luogo e del momento in cui è stato eseguito lo scatto e in una buona parte dei casi la descrizione è arricchita da alcune notazioni di natura eterogenea riguardanti l'occasione all'origine della fotografia. Il nucelo di negativi, invece, non è chiaramente riconducibile a Gino Torresi, essendo privi di qualsiasi tipo di riferimento sia su di essi che nel quaderno.Le vicende dell'archivio dopo la scompars di Torresi non sono ancora chiare, non essendo presenti informazioni fino alla donazione alla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna nei primi anni 2000.
Un gruppo di 60 lastre dell'archivio fotografico è stata soggetta nel 2005 a restauro e ricondizionamento da parte della dott.ssa Melissa Gianferrari mentre la restante parte è rimasta nelle condizioni in cui è stata donata.
Donazione alla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna nei
primi anni del 2000 da parte della signora Sara Marmocchi.
Inventario a cura di Dario Taraborrelli redatto nel 2016 nell'ambito del progetto "Una città per gli archivi" promosso dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e dalla Fondazione Cassa di risparmio in Bologna.
Note:
Conservazione:Le lastre sono in un discreto stato di conservazione, fatta eccezione per alcune che hanno subito un'alterazione cromatica (imbrunimento) che ne ha modificato il colore originale e ne rende difficile la visione. Inoltre 3 lastre sono state restaurate e 7 lastre risultano ancora danneggiate. Le lastre danneggiate e reataurate sono conservate nella scatola A.
La documentazione è conservata da:
La documentazione è stata prodotta da:
Collegamenti:
Redazione e revisione:
- Redatta in xDams , 01/07/2016 - 16/03/2022
Bibliografia:
- Carla Francesca Catanese - Marco Poli, FotoRicordi: viaggio tra collezioni private e album di famiglia, Bologna: Minerva, 2005. , 182.