Denominazione:
Raccolta iconografica Augusto SuppiniTipologia:
collezione / raccoltaData:
[inizio sec. XX] - 1942Consistenza:
8 bb. (con 778 fascc.)Descrizione:
La Raccolta iconografica Augusto Suppini si configura come una raccolta iconografica, o collezione, e non come un fondo archivistico in senso proprio. Si tratta infatti di un insieme di ritratti e di immagini di diversa provenienza, raccolti dal soggetto produttore sulla base di un interesse di tipo iconografico-documentario.Il nucleo più consistente della raccolta è costituito da ritratti di personaggi illustri di ogni tempo (nelle arti, nelle scienze, nella medicina), ma anche da ritratti di sovrani, pontefici, cardinali, militari, politici, per lo più bolognesi o che hanno avuto relazioni con la città di Bologna.
Si tratta per la maggior parte di immagini ritagliate da periodici e di cartoline postali illustrate (quindi di riproduzioni ottenute mediante tecniche tipografiche o litografiche); solamente in qualche caso sono presenti anche vere fotografie (riproduzioni ottenute mediante procedimento fotografico).
Le immagini riproducono oggetti d'arte (dipinti, disegni, incisioni, sculture), ritratti fotografici, vedute di monumenti e di edifici. A queste sono in genere allegati (mediante incollatura o semplicemente per contiguità fisica) note biografiche mss. compilate da Augusto Suppini e ritagli di articoli pubblicati su periodici a stampa.
Fanno parte della raccolta anche un certo numero di note mss. che riportano il testo di epigrafi dedicate a personaggi illustri, collocate su facciate o interni di edifici bolognesi oppure presso chiese e monumenti funebri. Sono inoltre presenti alcuni fascc. dedicati a basiliche e chiese cittadine, istituti scientifici, artistici e sanitari.
Storia archivistica:
La raccolta fu donata alla Biblioteca comunale dell'Archiginnasio di Bologna nel 1943 da Agostino e Pietro Brizzi, di San Lazzaro di Savena, figli di Giuseppina Suppini, sorella di Augusto.In data 27 aprile 1943 Albano Sorbelli, direttore della Biblioteca, scrive ad Agostino Brizzi: «Egregio signore, ho gradito in modo particolare il dono gentile della ricchissima raccolta di ritratti ed epigrafi messa insieme con infinita cura ed amore dal compianto Vostro zio Ing. Suppini. Vi ringrazio sentitamente anche a nome di questa Biblioteca. La bella raccolta ha qui trovato una sede veramente degna e duratura e potrà esser utile agli studiosi e ai ricercatori. Vi sono quindi grato di aver impedito la dispersione d'un materiale che nella casa di un privato costituisce una semplice curiosità, mentre collocato in un pubblico Istituto può essere oggetto di studio e di consultazione e recare vantaggi notevoli. Vogliate porgere anche a Vostro fratello le espressioni della mia riconoscenza e del mio gradimento» (n.d.r. Biblioteca comunale dell'Archiginnasio di Bologna, Archivio, Carteggio amministrativo, anno 1943, tit. III, prot. n. 393.).
Nel gennaio del 1944, a seguito dei disastrosi bombardamenti subiti dal Palazzo dell'Archiginnasio, la raccolta venne disgregata e dispersa. Iniziò un difficile e lungo periodo in cui un gran numero di carte non immediatamente riconducibili a fondi manoscritti furono accantonate nelle soffitte della Biblioteca in attesa di sistemazione. È tra questi documenti che nel 2003 è stato individuato il materiale riconducibile alla Raccolta iconografica Augusto Suppini.
Le carte appartenenti alla raccolta sono facilmente identificabili a prima vista per due elementi fondamentali: le segnature originali e il formato del supporto, costituito da cartoncini 160x200 mm con incollate immagini (ritagli di giornale, cartoline postali illustrate e fotografie) e note mss. redatte in fogli del medesimo formato. Grazie a questi precisi elementi, prese avvio in Biblioteca una lunga fase in cui le carte riconducibili a Suppini venivano di volta in volta riconosciute e assemblate, sotto la denominazione di Raccolta Brizzi, sulla base del nome del donatore, in attesa di poter essere oggetto di un intervento mirato di riordino e descrizione.
Momento significativo nella storia archivistica della raccolta è la creazione, presso il Gabinetto dei disegni e delle stampe (Gds), della maggiore collezione di ritratti dell'Archiginnasio (10.032 ritratti riferiti a 5.428 persone, eseguiti dal secolo XVI sino ai primi decenni del Novecento, provenienti da varie donazioni, fra cui quella di Pelagio Palagi, e da acquisti) (n.d.r. La collezione si trova indicizzata insieme ad altre raccolte di ritratti dell'Archiginnasio in Le raccolte di ritratti della Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio, a cura di Paola Ceccarelli, Roberta Micheletti, Giancarlo Tassinari, «L'Archiginnasio», LXXXV, 1990, pp. 87-381.). Da una prima indagine a campione è stato possibile riscontrare che un considerevole numero di carte che risultano mancanti all'interno della raccolta iconografica Augusto Suppini, soprattutto riferibili alla serie XX, sono confluiti in tale collezione di ritratti.
La raccolta è stata acquisita in un'unica soluzione tramite il dono del 26 aprile 1943 da parte di Agostino e Pietro Brizzi di San Lazzaro di Savena, figli di Giuseppina Suppini, sorella di Augusto (n.d.r. Biblioteca comunale dell'Archiginnasio di Bologna, Archivio, Registro dei doni dal 1935 al 1948, ai nn. 479383-481994.).
Redazione inventario:
Inventario a cura di Anna Caratini redatto tra il 2008 e il 2011 nell'ambito del progetto "Una città per gli archivi", promosso dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e dalla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna.
Criteri di ordinamento:
L'intervento di riordino ha avuto avvio nell'aprile 2008. In prima istanza si è proceduto a una ricognizione generale delle carte, raccolte in nove mazzi. Sulla base del primo intervento di ricognizione si sono acquisiti i seguenti dati:- tutti i fascc. recano una segnatura originale (costituita dalla sequenza dei numeri romano e arabo mss. sul recto della prima carta del fasc.);
- sono stati rinvenuti gli indici ms. da Augusto Suppini, relativi alle serie III, V, X, XV, XVII, XIX, XX (per quest'ultima indice generale della serie e indice alfabetico);
- è stato individuato un indice generale delle serie della raccolta, anch'esso di mano di Suppini.
Negli indici Suppini utilizza il termine "Capitoli" per indicare le partizioni che nel corso del lavoro di riordino e inventariazione sono state identificate come serie. Egli concepiva infatti la propria raccolta di ritratti quasi come un grande 'libro' organizzato in grandi 'capitoli' tematici.
Grazie all'individuazione dell'indice generale delle serie si è potuta ricostruire la struttura originaria della raccolta, gravemente compromessa dalle vicende belliche.
Ad oggi la raccolta si presenta organizzata in 20 serie, numerate da I a XX, secondo la seguente struttura:
- "I. Studio Bolognese. Lettori e glossatori insigni";
- "II. Presenza in Bologna e in provincia di sovrani, principi e altri illustri personaggi";
- "III. Basiliche, Chiese e loro dipendenze. Culto, avvenimenti e notizie di carattere religioso";
- "IV. Personaggi illustri nelle arti belle e loro opere";
- "V. Letterati e poeti";
- "VI. Personaggi illustri nelle scienze";
- "VII. Istituti vari";
- "VIII. Per l'unità, la libertà, la indipendenza e la maggior grandezza d'Italia";
- "X. Atti e avvenimenti di singolare importanza";
- "XI. Torri e mura della città";
- "XII. Fontane e cisterne";
- "XIII. Costruzioni varie";
- "XIV. Teatri, giochi, musica";
- "XV. Antiche memorie";
- "XVII. Regime fascista";
- "XVIII. Miscellanea";
- "XIX. Grande guerra 1915-1918";
- "XX. Ritratti di uomini illustri".
Risultano completamente mancanti i seguenti "capitoli":
- "IX . Guerre coloniali";
- "XVI. Restauri vari".
Ciascuna serie (o "capitolo"), a cui corrisponde una intitolazione originaria, è costituita da un variabile numero di fascc. Ogni fasc. reca la segnatura costituita dal numero del "capitolo" a cui appartiene (numero romano) e dal numero arabo progressivo, che corrisponde alla posizione del fasc. all'interno del singolo "capitolo".
Quando il fasc. non è dotato di un'intitolazione originaria ms. sulla prima carta o ricostruibile attraverso l'indice della serie, l'intitolazione è stata attribuita sulla base dell'oggetto del fasc. stesso.
Ogni fasc. contiene uno o più docc., ciascuno costituito da una singola immagine (ritaglio di giornale, cartolina, fotografia) o nota ms., talora numerati con numero progressivo o contrassegnati da sequenza alfabetica, da cui si può desumere la presenza di lacune anche all'interno delle unità archivistiche.
La consistenza dei singoli fascc. è quindi determinata dal conteggio dei docc. (immagini o note mss.) ivi contenute. Non vengono conteggiati, ma solo segnalati all'interno della scheda, nel campo "Contenuto", le note biografiche mss. e i ritagli di articoli a stampa allegati alle immagini.
Nella descrizione dei singoli fascc. si è indicato il titolo originale, ove presente (posto tra virgolette); in questo caso nel campo "Titolo" i nomi dei personaggi compaiono nella forma utilizzata da Suppini, frequentemente italianizzata (se personaggi stranieri) o riportata con modalità di trascrizione oggi desuete. Nel campo "Ambiti e contenuto" si è invece indicato il nome del personaggio così come attestato nella bibliografia a stampa o nelle liste d'autorità di cataloghi bibliografici (principalmente il catalogo online delle biblioteche italiane gestito dall'Iistituto centrale del catalogo unico), allo scopo di facilitare le ricerche testuali da parte degli utenti.
Nel caso di immagini che riproducono oggetti d'arte si è cercato di identificare, ove possibile, anche la tipologia dell'oggetto riprodotto (scultura, disegno, dipinto, incisione, etc.), in modo da arricchire il livello di informazione fornito, ma anche con l'intento di evitare la ripetitività di liste che - in assenza di ulteriori specificazioni - sarebbero risultate assai generiche, trattandosi quasi sempre di fascc. contenenti diversi ritratti di un unico personaggio. Di seguito, tra parentesi tonde, è stata indicata la tipologia materiale dell'immagine incollata al supporto in cartoncino (ritaglio di giornale, cartolina postale, fotografia).
Strumenti di ricerca:
La raccolta è corredata di indici mss. compilati da Suppini, che costituiscono parte integrante del complesso.In particolare l'"Indice dei capitoli I-XX" delinea in maniera chiara l'intera struttura dell'opera; il fasc. comprende inoltre al suo interno i seguenti due "indici parziali":
- "Sommi Pontefici nativi di Bologna" e "Sommi pontefici che onorarono di loro presenza la città di Bologna";
- "Note bibliografiche".
Sono infine disponibili "indici specifici" delle seguenti serie:
- "III. Basiliche, Chiese e loro dipendenze. Culto, avvenimenti e notizie di carattere religioso";
- "V. Letterati e poeti";
- "X. Atti e avvenimenti di singolare importanza";
- "XV. Antiche memorie";
- "XVII. Regime fascista";
- "XIX. Grande guerra 1915-1918";
- "XX. Ritratti di uomini illustri".
Note:
Documentazione collegata:Un considerevole numero di carte che risultano mancanti all'interno della Raccolta iconografica Augusto Suppini, soprattutto riferibili alla serie XX, sono confluiti nella Collezione dei ritratti conservata nel Gabinetto dei disegni e delle stampe (Gds) della Biblioteca comunale dell'Archiginnasio (10.032 ritratti riferiti a 5.428 persone, eseguiti dal secolo XVI sino ai primi decenni del Novecento, provenienti da varie donazioni, fra cui quella di Pelagio Palagi, e da acquisti) (n.d.r. La collezione si trova indicizzata insieme ad altre raccolte di ritratti dell'Archiginnasio in Le raccolte di ritratti della Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio, a cura di Paola Ceccarelli, Roberta Micheletti, Giancarlo Tassinari, "L'Archiginnasio", LXXXV, 1990, pp. 87-381.).
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La documentazione è stata prodotta da:
Redazione e revisione:
- Redatta in xDams , 25/06/2008 - 28/06/2014