Denominazione:
Archivio audiovisivo di Nino CocchiTipologia:
fondoData:
1937 - 1985Consistenza:
pellicole 16Descrizione:
Il fondo filmico è costituito da 16 bobine in formato 9,5mm, 16mm e 8mm di diversa lunghezza girate da Nino Cocchi dal 1937-38 al 1985, e donate all'Archivio nazionale del film di famiglia dal terzogenito Giovanni Cocchi il 25 ottobre del 2008.Il contenuto delle pellicole è in prevalenza di carattere familiare e riguarda principalmente la vita in famiglia con la moglie Luisa Baviera e i tre figli Pier Michele, Elisabetta e Giovanni. Tra i protagonisti, nei filmati più recenti, anche la nipote Sara, figlia di Elisabetta.
In particolare sono documentati alcuni momenti del tempo libero dei bambini in casa e nel cortile della loro abitazione nel quartiere San Vitale a Bologna, in via Massarenti.
Tra i film a carattere familiare si evidenzia un piccolo film a soggetto sulla nascita del terzogenito Giovanni.
Oltre agli aspetti più propriamente familiari e alla documentazione di alcune cerimonie religiose, quali le comunioni e le cresime dei figli, rientrano nel fondo anche alcuni film girati in occasione di compleanni e gite fuori porta, altri film girati durante le vacanze della famiglia al mare a Cesenatico e durante le festività carnevalizie, e alcuni film attraverso i quali il cineamatore documenta l'attività dell'impresa edile per la quale lavorava come geometra, la "Costruzioni Generali s.p.a.".
In particolare la costruzione:
- della sede del quotidiano "Il Resto del Carlino";
- della sede della fabbrica di lucchetti "Viro":
- del deposito dei tram a Bologna.
Un altro film da evidenziare, girato a metà degli anni Sessanta e intitolato dallo stesso cineamatore "Zoom in città", documenta alcuni momenti della vita cittadina e della circolazione viaria nel centro storico di Bologna.
Inoltre Nino Cocchi documenta alcuni avvenimenti cittadini che rientrano nella tradizione religiosa della città, come gli Addobbi.
Storia archivistica:
Le pellicole erano state conservate dal terzogenito del cineamatore Giovanni Cocchi in uno scatolone all'interno di un mobile nella sua abitazione e non presentavano segni di decadimento ad una prima analisi dello stato di conservazione. Il fondo è stato trasferito dall'abitazione privata degli eredi presso la sede dell'Archivio nazionale del film di famiglia dove è da allora collocato in locali idonei alla conservazione dei film.Il fondo filmico Nino Cocchi è stato donato all'Archivio nazionale del film di famiglia il 25 ottobre del 2008 per volontà degli eredi, la moglie Luisa Baviera e i figli Giovanni ed Elisabetta Cocchi.
Redazione inventario:
Inventario a cura di Karianne Fiorini redatto nel 2009 nell'ambito del progetto "Una città per gli archivi", promosso dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e dalla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna.
Criteri di ordinamento:
Il riordino dell'archivio è stato effettuato con Giovanni Cocchi, uno dei figli del cineamatore, avvalendosi della sua testimonianza diretta durante il visionamento dei film, e in un secondo momento in collaborazione con la figlia del cineamatore Elisabetta Cocchi e con la moglie Luisa Baviera. Grazie alla collaborazione della famiglia Cocchi, in momenti diversi, è stato possibile ricostruire le circostanze produttive che hanno portato alla realizzazione dei film e la biografia del cineamatore. Al materiale filmico è stato dato un ordinamento basato sul criterio cronologico.La documentazione è conservata da:
La documentazione è stata prodotta da:
Persone:
Enti:
- Costruzioni Generali (impresa edile)
- Il Resto del Carlino
- Viro (ditta)
Toponimi:
- Bologna
- Bologna, quartiere San Vitale
- Bologna, via Massarenti
- Cesenatico
Redazione e revisione:
- Redatta in xDams , 19/02/2009 - 29/06/2014