Città degli archivi

Archivio audiovisivo di Giancarlo Minerbi

Denominazione:

Archivio audiovisivo di Giancarlo Minerbi

Tipologia:

fondo

Data:

1943

Consistenza:

pellicole 1

Descrizione:

Il fondo filmico Giancarlo Minerbi è costituito da 1 bobina in formato 16mm girata da Ennio Tassinari e Luciano Colombini nel 1943 e donate all'Archivio nazionale del film di famiglia da Stefano Minerbi il 27 dicembre del 2007, figlio di uno dei protagonisti del film.

Il film, dal titolo "Per fortuna non è così" è stato girato e interpretato nel 1943 da un gruppo di studenti del Liceo classico Galvani di Bologna, tra i quali Giancarlo Minerbi, con l'ausilio tecnico del Gruppo Universitario Fascista (CINEGUF) di Bologna.

Stefano Minerbi ricorda che per lui e sua sorella Beatrice, ai quali veniva proiettato per Natale o in altre occasioni speciali dal padre Giancarlo quando erano piccoli, era semplicemente chiamato il "Film dei Matti".

Storia archivistica:

La pellicola era stata conservata da Giancarlo Minerbi, uno degli interpreti del film - per la regia di Ennio Tassinari e Luciano Colombini - nella sua abitazione e non presentava segni di decadimento ad una prima analisi dello stato di conservazione. Il fondo è stato trasferito dalla sua abitazione privata presso la sede dell'Archivio nazionale del film di famiglia dove è da allora collocato in locali idonei alla conservazione dei film.

Il fondo filmico Giancarlo Minerbi è stato donato all'Archivio nazionale del film di famiglia il 27 dicembre del 2007 per volontà dello stesso Giancarlo Minerbi, tramite il figlio Stefano Minerbi.

Redazione inventario:
Inventario a cura di Karianne Fiorini redatto nel 2010 nell'ambito del progetto "Una città per gli archivi", promosso dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e dalla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna.

Criteri di ordinamento:

Il riordino dell'archivio è stato effettuato in collaborazione con Stefano Minerbi, figlio di Giancarlo Minerbi, uno degli attori del film, avvalendosi della testimonianza diretta del padre e attraverso i ricordi dei racconti che il padre gli faceva durante la proiezione del film nel periodo dell'adolescenza, e avvalendosi della testimonanza di Cettina Tassinari, moglie di Ennio Tassinari, uno dei due registi del film, che ha raccolto la testimonianza del marito. Grazie a queste collaborazioni si sono potute ricostruire le circostanze produttive che hanno portato alla realizzazione del filmato.

La documentazione è conservata da:


La documentazione è stata prodotta da:


Redazione e revisione:

  • Redatta in xDams , 31/05/2012 - 29/06/2014