Denominazione:
Archivio fotografico de La Famèja BulgnèisaTipologia:
fondoData:
[1866 giu.] - post 2012 dic. 21Consistenza:
Scatole 30; Fotografie 4444Descrizione:
Il materiale fotografico che costituisce il fondo ha carattere eterogeneo, dovuto alla diversa sedimentazione ed è composto da iconografia relativa a:- personalità a vario titolo legate al sodalizio;
- Bologna e latre città d'arte;
- riproduzioni fotografiche di opere d'arte;
- diverse attività e manifestazioni organizzate, promosse o legate al sodalizio e svoltesi dalla fine degli anni Venti del Novecento fino al primo decennio degli anni Duemila (eventi legati al Carnevale e alle maschere tradizionali, visite guidate e gite sociali, spettacoli teatrali, premiazioni, commemorazioni, presentazioni di libri, conferenze, feste e pranzi sociali)
Metodologie di intervento:
Al momento del ritrovamento la documentazione si presentava assolutamente sprovvista di strumenti di corredo e di un qualche criterio d'ordinamento.
I materiali fotografici, ad eccezione di quelli appartenenti alla sottoserie Donazione Giovanna Bonani, pervenuti in un secondo momento, si trovavano in parte nell'interrato e in parte nella controsoffittatura di uno dei locali dell'edificio ospitante la sede sociale ed erano stipati in scatoloni di cartone. All'interno di questi ultimi le stampe, le diapositive e i negativi si presentavano sia raccolti in album di vario genere, sia sciolti: solo in alcuni casi alcuni servizi fotografici incompleti erano inseriti in buste di carta recanti indicazione circa il soggetto rappresentato e la datazione.
A questi materiali si aggiungeva un corposo numero di stampe incorniciate e appese alle pareti dei diversi locali della sede sociale, costituito talvolta da copie o ingrandimenti di altre stampe presenti tra i materiali contenuti negli scatoloni, talvolta parte integrante di alcuni servizi fotografici successivamente individuati o comunque tematicamente affini ai materiali sciolti.
Durante la ricognizione è apparso evidente che non solo non era presente alcun tipo di suddivisione o ordinamento per le stampe sciolte, ma che anche gli album, con le sole eccezioni dell'album Cartoline illustrate di Bologna e di quelli costitutivi poi le sottoserie Donazione Giuseppe Romagnoli e Donazione Cesare Minelli, non erano stati assemblati secondo una precisa intenzionalità, se non quella di una maggiore protezione e conservazione. Inizialmente i diversi materiali non palesavano perciò provenienze differenti, ma con le testimonianze del presidente del sodalizio, Giovanna Bonani, è iniziato l'isolamento dei nuclei che sembravano mostrare minori problemi d'ordinamento.
L'intervento ha dunque avuto inizio con l'individuazione dei sei album poi divenuti la sottoserie Donazione Giuseppe Romagnoli, simili fra loro nella forma, nella composizione e nella presenza in copertina di una dedica ms. destinata al sodalizio (o all'allora presidente Andrea Marcovigi), di una datazione e di una breve descrizione del contenuto dell'album.
A seguire sono stati individuati i cinque album costitutivi la sottoserie Donazione Cesare Minelli, anch'essi facilmente distinguibili per la simile struttura e la peculiare presenza, quasi in ognuno, della riproduzione sulla copertina di un disegno recante l'iscrizione "In viaz con La famèja bulgnèisa", forse opera dello stesso Minelli, autore anche delle fotografie contenute. Sulla base del contenuto dell'album Gite sociali a Miramare e a Padova è stato poi possibile accorpare alla sottoserie anche i due servizi fotografici, "Padova" e "Miramare", ancora contenuti nelle buste di carta dello studio fotografico. Come nella precedente sottoserie, anche in questo caso era quasi sempre presente l'indicazione del soggetto rappresentato, mentre per quanto riguarda la datazione è stato possibile desumerla attraverso la consultazione dei registri delle firme dei partecipanti alle gite sociali presenti nell'archivio de La famèja bulgnèisa.
Una volta rimaste le sole fotografie sciolte (stampe, provini a contatto e non a contatto, diapositive e negativi) e una volta riconfermata la mancanza di un criterio ordinatore per queste, è iniziata la fase di ricostituzione dei diversi servizi fotografici e del riaccorpamento in serie tematiche per i materiali che sembravano non poter essere ricondotti in alcun modo ad un servizio fotografico. L'intervento ha avuto inizio isolando i servizi fotografici certi, quelli contenuti nelle buste di carta con titolazione, completando questi con le foto rinvenute sciolte. Per tutte le altre stampe l'operazione si è svolta dapprima dividendo i materiali per colore (b/n e colore) e formato, in seguito analizzando i diversi referenti (timbri, indicazioni mss., soggetti rappresentati, autore eccetera), infine con la ricostituzione dei servizi fotografici o la composizione in serie tematiche.
Durante questa fase, la professoressa Giovanna Bonani ha iniziato ad integrare al fondo i materiali fotografici in suo possesso, relativi al sodalizio e le sue attività. Questi materiali, costitutivi la sottoserie Donazione Giovanna Bonani, erano anch'essi per lo più composti da foto sciolte, raccolte in album quasi sempre solo per mere ragioni conservative, ma erano state in parte già riunite in servizi fotografici e corredate da indicazioni circa soggetto e data ad opera della stessa Bonani.
Una volta ricondotti i materiali in servizi fotografici e serie tematiche coerenti e dopo aver identificato i soggetti e gli eventi rappresentati (tramite bibliografia, registri delle firme e testimonianze orali del presidente e di alcuni soci del sodalizio), sia nel caso delle fotografie della sottoserie Donazione Giovanna Bonani, sia nel caso di quelle poi divenute la serie Materiale prodotto e raccolto da La famèja bulgnèisa, vista la presenza di identici servizi fotografici (evidentemente duplicati degli stessi negativi originali) o comunque di materiali molto simili dal punto di vista tematico, si è pensato di operare in modo parallelo al momento di strutturare le due. Di conseguenza, ove possibile, i servizi fotografici, le serie tematiche e le singole fotografie di entrambe, sono stati suddivisi in sottoserie tematiche che potessero rendere al meglio le differenti attività e peculiarità del sodalizio.
Alla fine dell'operazione la serie Materiale prodotto e raccolto da La famèja bulgnèisa e la sottoserie Donazione Giovanna Bonani mostrano per quanto riguarda le sottoserie Eventi, premiazioni e manifestazioni legati al sodalizio svoltisi fuori dalla sede sociale, Eventi, incontri ed iniziative legati al sodalizio e svoltisi presso la sede sociale, Visite guidate e gite sociali e Pranzi sociali una perfetta specularità nella struttura, non solo: per quanto riguarda le attività del sodalizio che vanno dai primi anni Novanta del Novecento ad oggi, mostrano talvolta anche complementarietà se non addirittura piena sovrapposizione. L''esempio più evidente si ha con le sottoserie Pranzi sociali, all'interno delle quali si trova, in quella appartenente alla serie Materiale prodotto e raccolto da La famèja bulgnèisa, il solo servizio relativo al capodanno sociale del 4 ottobre 2009, mentre in quella appartenente alla sottoserie Donazione Giovanna Bonani, i servizi relativi allo stesso evento negli anni 1994, 1995, 1999, 2000, 2002, 2003, 2004, 2007 e 2008. Ovviamente all'interno dei due nuclei sono però presenti anche sottoserie che non trovano corrispondenza, il che è dovuto sia alla diversa provenienza dei materiali sia al diverso arco cronologico di riferimento, che nel caso della sottoserie Donazione Giovanna Bonani parte dall'inizio della partecipazione della Bonani alle attività della Famèja all'inizio degli anni Novanta.
Alle sottoserie e alle relative unità archivistiche della serie Materiale prodotto e raccolto da La famèja bulgnèisa sono poi stati accorpate, logicamente, le stampe incorniciate e appese, perché in alcuni casi parte integrante dei servizi fotografici (o addirittura copie dello stesso originale) e in altri perché tematicamente affini.
Ultimata l'individuazione e la strutturazione dei nuclei documentari più corposi rimaneva un esiguo numero di stampe in b/n, formato 7x10 cm, che si è in seguito appreso essere state donate da Giorgio Montanari, bibliotecario del sodalizio fino al 2003, attorno ai primi anni Duemila, in seguito al desiderio della presidente Bonani di arricchire e valorizzare il fondo fotografico. Questo piccolo gruppo di stampe è stato suddiviso in due sottoserie tematiche sulla base dei soggetti rappresentati, da un lato la città di Bologna, dall'altro alcune gite sociali organizzate nel corso degli anni Sessanta del Novecento, venedo così a costituire la sottoserie Donazione Giorgio Montanari.
Al termine dell'intervento di riordino la struttura del fondo fotografico de La famèja bulgnèisa si mostra articolata in due serie ordinate cronologicamente: Materiale prodotto e raccolto da La famèja bulgnèisa e Donazioni. Queste si articolano poi su un livello di sottoserie tematiche ordinate cronologicamente.
Le unità archivistiche, siano esse collegate alle serie o alle sottoserie, sono infine anch'esse state ordinate secondo un criterio cronologico.
Proprietà de La famèja bulgnèisa, via Barberia 11, 40123 Bologna.
Regole di accesso ed uso:
Fatte salve le norme di legge sulla consultabilità, si prevede la richiesta di autorizzazione per la consultazione e l'eventuale riproduzione dei materiali da inoltrare al presidente de La famèja bulgnèisa, professoressa Giovanna Bonani.; Dove non diversamente indicato, i diritti appartengono a La famèja bulgnèisa, via Barberia 11, 40123 Bologna.
Storia archivistica:
Il fondo comprende la documentazione acquisita tramite donazioni e raccolta o prodotta dal sodalizio attraverso commissioni e autonome iniziative di alcuni associati da La famèja bulgnèisa.I materiali, al di là della loro diversa provenienza, rendono conto delle svariate attività e finalità del sodalizio, dalle sue origini alla fine degli anni Venti del Novecento, fino al primo decennio del Duemila.
La serie Materiale prodotto e raccolto da La famèja bulgnèisa, costituente la sezione più corposa del fondo, si compone dei materiali raccolti e conservati dall'associazione fin dai primi anni di attività come patrimonio iconografico.
La sedimentazione dei materiali mostra di rado una vera e propria intenzionalità, ad eccezione di alcuni servizi fotografici degli anni Sessanta e Settanta del Novecento commissionati a studi fotografici specializzati, limitandosi per lo più a fornire una traccia dello svolgimento delle attività e della vita del sodalizio, scandita sia da attività e manifestazioni con cadenza regolare (annuale, mensile o settimanale), sia da eventi e manifestazioni legati a svariate contingenze.
Per quanto riguarda l'altra serie, Donazioni, essa documenta a sua volta una parte dell'attività dell'associazione (soprattutto per quanto riguarda le gite e i capodanni sociali) ma differisce dalla precedente serie perchè riferibile ad un arco cronologico più ristretto, quello che vede la partecipazione dei responsabile delle diverse donazioni alla vita e alle attività de La famèja bulgnèisa.
I materiali donati erano inizialmente raccolti da La famèja bulgnèisa solo a scopo documentativo. Nei primi anni Novanta del Novecento, con il presidente Giovanna Bonani, responsabile anch'essa di una donazione, è nata l'idea della creazione di un vero e proprio archivio fotografico.
L'ubicazione originaria dei materiali costituenti il fondo fotografico era dislocata tra l'interrato della sede sociale e la controsoffittatura del locale che fino all'inizio degli anni Duemila, suddiviso in tre vani, aveva ospitato la segreteria, il guardaroba, la sala ricreativa e che dal 2002 è invece divenuto la biblioteca del sodalizio.
I materiali appartenenti alla serie Materiale prodotto e raccolto da La famèja bulgnèisa sono in prevalenza frutto di commissioni fotografiche, soprattutto documentazione di particolari eventi e riproduzione fotografiche di diversi materiali a scopo pubblicistico ed espositivo, affidate ad alcuni studi fotografici specializzati o prese in carico da soci del sodalizio, dei quali oggi, nella maggioranza dei casi, non è possibile risalire all'identità. I materiali appartenenti alla serie Donazioni sono invece stati donati da alcuni soci del sodalizio dall'inizio degli anni Sessanta fino al primo decennio del Duemila e raccolti da La famèja bulgnèisa a scopi documentativi.
Inventario a cura di Marta Magrinelli, redatto nel 2010-2011 per il progetto della Fondazione Cassa di risparmio in Bologna e della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna "Una città per gli archivi".
Note:
Conservazione:I materiali appartenenti al fondo (4444 tra stampe, provini, diapositive e negativi), mostrano nel complesso un buono stato di conservazione. Fanno eccezione alcune stampe appartenenti alle sottoserie costituite dai materiali più antichi o di formato superiore a cm. 24x30 della serie Materiale prodotto e raccolto da La famèja bulgnèisa, che presentano in alcuni casi danni, macchie, specchio d'argento, distacco dal supporto secondario, lacune e pieghe.
La documentazione è conservata da:
La documentazione è stata prodotta da:
Redazione e revisione:
- Redatta in xDams , 05/03/2009 - 28/07/2014
Bibliografia:
- G. C. Rossi, Bologna: la Fameja Bulgneisa nel venticinquennio della fondazione: 1928-1953, Bologna: O. Roncagli, 1953. Edizione di 1000 esemplari numerati.
- M. Maragi, La fameja bulgneisa: annali di mezzo secolo. 1928-1977, Bologna: La fameja bulgneisa, 1978. In copertina: nel 50°di fondazione del sodalizio.
- G. Bonani - M. Poli, Da 75 anni per Bologna: la fameja bulgneisa 1928-2003, Bologna: Costa, 2003.
- La famèja bulgnèisa. Sodalizio petroniano, http://www.lafamigliabolognese.it/.