Città degli archivi

Archivio fotografico dell'Unione donne in Italia (Udi) di Ravenna

Denominazione:

Archivio fotografico dell'Unione donne in Italia (Udi) di Ravenna

Altre denominazioni:

  • Archivio fotografico dell'Udi di Ravenna

Tipologia:

fondo

Data:

1945 - 2012

Consistenza:

Scatole 10; Fotografie 2680; Album 4

Descrizione:

Il fondo è costituto da materiale fotografico e, in piccola parte, audiovisivo, prodotto e raccolto dall'Unione donne in Italia di Ravenna nel corso delle sue attività a partire dal 1945 e fino al primo decennio degli anni Duemila.

I materiali fotografici, raccolti e conservati dall'Udi di Ravenna, documentano l'attività sia dell'Associazione provinciale che dei singoli comitati comunali e dei circoli locali dei comuni del ravennate. In particolare si conservano fotografie che testimoniano le attività dei comitati di: Ravenna, Lugo, Faenza, Alfonsine, Bagnacavallo, Castelbolognese, Cervia, Conselice, Fusignano, Lavezzola, Marina di Ravenna, Massalombarda, Mezzano.

Il fondo conserva fotografie che documentano:

-la vita associativa e istituzionale dell'Udi in occasione dei congressi (comunali, provinciali e nazionali), delle assemblee provinciali e locali, di convegni, di visite e di delegazioni ufficiali ricevute a Ravenna, e di attività svolte in collaborazione con altre associazioni, partiti, sindacati e amministrazioni pubbliche;

-l'attività politica dell'Associazione sui temi della difesa della donna, dell'occupazione femminile, della maternità, dei servizi sociali, dell'aborto, del divorzio e del diritto di famiglia, contro la violenza sulle donne. Si conservano servizi fotografici su incontri, seminari, convegni, manifestazioni su tali tematiche, sia organizzati a Ravenna che in altre città alle quali parteciparono esponenti dell'Udi ravennate;

-l'attività solidaristica, in particolare rivolta all'infanzia come nel caso dell'organizzazione degli asili nido e delle scuole materne nella provincia di Ravenna e di colonie estive marine e montane, e all'aiuto a popolazioni colpite da calamità naturali;

-iniziative e manifestazioni legate alla Giornata internazionale della donna (8 marzo), in particolare i cortei organizzati per tale occasione nel corso degli anni a Ravenna e nei comuni della provincia;

-attività legate al periodico "Noi Donne", come le campagne di diffusione della rivista e le feste di "Noi donne" o della Cooperativa Libera Stampa;

-le attività e le iniziative dedicate al mondo del lavoro femminile e all'occupazione femminile a Ravenna, documentando sia i momenti di protesta che veri e propri reportage sulle condizioni delle lavoratrici;

-la Resistenza, il ruolo delle donne nella Resistenza e i primi anni del dopoguerra nel ravennate, in particolare campagne fotografiche sui danni bellici nel faentino e una raccolta di fototessere di persone scomparse durante il secondo conflitto mondiale.


Proprietà dell'Unione donne in Italia (Udi) di Ravenna, via Maggiore, 120 - 48121 Ravenna. L'archivio è stato dichiarato di interesso storico dalla Soprintendenza Archivistica per l'Emilia-Romagna il 5 gennaio 2007, numero di repertorio 2007/01

Regole di accesso ed uso:
Fatte salve le norme di legge sulla consultabilità, per le modalità di accesso, consultazione e l'eventuale utilizzo del materiale si contatti l'Udi di Ravenna all'indirizzo mail udiravenna@gmail.com

Storia archivistica:

L'archivio fotografico dell'Udi di Ravenna è costituito dalle fotografie, dai negativi e un piccolo nucleo di materiali audiovisivi prodotti e raccolti dall'Unione donne in Italia di Ravenna nel corso delle sue attività dal 1945 al 2008. La scarsa documentazione sulla genesi del fondo non permette di stabilire precisamente il momento in cui è iniziata da parte dell'Associazione l'attività sistematica di raccolta e conservazione di materiale fotografico e audiovisivo. Nonostante questa mancanza di informazioni, dalle tipologie di servizi fotografici cronologicamente più lontani nel tempo si evince la volontà da parte dell'Associazione di raccogliere e testimoniare attraverso il mezzo fotografico i momenti più importanti della propria attività, come il susseguirsi delle celebrazioni per la Giornata internazionale della donna, i congressi locali e nazionali e le manifestazioni pubbliche.



L'analisi delle condizioni di conservazione del materiale fotografico stesso evidenzia come nel corso degli anni esso sia stato utilizzato più volte come materiale espositivo in mostre, sia tramite la realizzazione di copie e ingrandimenti che con l'esposizione diretta delle fotografie originali.


Non è possibile stabilire le modalità di formazione e accrescimento dell'archivio nel suo complesso, se non per alcune testimonianze scritte come una lettera che conferma la donazione da parte del Circolo Udi di Massalombarda, che donò alla sede provinciale di Ravenna un centinaio di stampe fotografiche, e dalle testimonianze orali degli appelli fatti nel corso degli anni Novanta alle iscritte all'Associazione affinché depositassero materiali fotografici in loro possesso all'Archivio dell'Udi
 provinciale.

Fino agli anni Ottanta le attestazioni di interventi di ordinamento o catalogazione dei materiali sono riferibili a: numerazioni e annotazioni presenti sul retro di alcuni esemplari, i timbri degli studi fotografici che realizzarono i servizi per l'Associazione e alle titolazioni dei fascicoli (tematiche e cronologiche) contenenti una parte di materiali fotografici.



Con l'avvio del Gruppo Archivio dell'associazione e i lavori di riordino dell'Archivio storico dell'UDI di Ravenna, che portarono alla definizione nel 1991 dell'attuale situazione del fondo principale dell'associazione, una parte dei materiali fotografici venne ricondizionata e collocata in alcuni raccoglitori, di cui rimane testimonianza nei servizi fotografici realizzati durante la giornata di presentazione dell'archivio. 

Successivamente gli interventi più rilevanti e riconoscibili sulla documentazione sono stati due: nel 2001-2003 e nel 2018.
Il primo ha portato alla catalogazione secondo lo standard ISBD di circa 750 fotografie, alla loro digitalizzazione e al caricamento sul portale del Scoprirete della Rete bibliotecaria di Romagna e San Marino.

L'esito di questa attivitàsono alcuni elenchi in cui sono riportati titolo, datazione, luogo e dimensioni delle fotografie.
Il secondo intervento si è concentrato sul ricondizionamento fisico di 1998 fotografie, portando all'attuale situazione conservativa che vede tali materiali conservati in 7 raccoglitori ad anelli.

I materiali sono stati organizzati per singoli servizi fotografici e ordinati cronologicamente, seppure non in modo sistematico.

Si segnala che in occasione della Dichiarazione di interesse storico effettuata dalla Soprintendenza archivistica dell'Emilia-Romagna nel gennaio 2007 la consistenza del materiale fotografico conservato presso l'Archivio Udi di Ravenna era segnalata come di "alcune centinaia" a fronte dell'attuale che ammonta a 2680 fotografie.


La costituzione dell'archivio fotografico non è documentata da atti espliciti, i materiali sono stati in parte raccolti e conservati parallelamente all'attività dell'Associazione e in parte grazie alla donazione da parte delle attiviste stesse.

L'Archivio fotografico dell'Udi di Ravenna al momento dell'avvio dell'intervento di riordino nel marzo del 2019 si presentava articolato come segue:




-7 raccoglitori ad anelli contenenti 1998 positivi, 24 negativi su pellicola, 6 spezzoni di pellicole negative formato 35mm e 1 polaroid (i precedenti interventi di riordino e catalogazione si sono concentrati su questa sezione del materiale);
-24 fascicoli e album fotografici contenenti 542 positivi e 15 spezzoni di pellicole negative formato 35mm e 120;
-4 album fotografici;
-2 scatole contenenti 41 rullini in formato 35mm di diapositive b/n per la proiezione;
-1 bobina di un film formato 16mm "Non ci regalano niente - Unitelefilm";
-3 bobine in formato super 8 contenenti riprese di manifestazioni del 1975 e 1976.





A parte l'elenco delle circa 750 fotografie interessate dall'intervento di catalogazione del 2001-2003 non erano presenti strumenti di corredo.
 I 24 fascicoli e gli album fotografici presentavano titolazioni tematiche e un'ordinamento generalmente cronologico.
Al momento dell'avvio dell'intervento di riordino l'archivio non presentava serie chiaramente identificabili e gli interventi precedenti avevano solo in parte definito una struttura fondata sul livello dei singoli servizi fotografici, ordinati in una scansione quasi sempre cronologica (non interessando però l'intera sezione della documentazione conservata nei fascicoli e negli album).




Dopo un'analisi preliminare del materiale è risultato evidente che:
-buona parte dei materiali conservati nei fascicoli era parte integrante dei servizi fotografici conservati nei raccoglitori;
-la suddivisione in servizi fotografici e raccolte presentava ripetizioni o evidenti attribuzioni non coerenti con gli eventi fotografati;
-le titolazioni, le indicazioni cronologiche e quelle tematiche apposte negli ordinamenti precedenti presentavano numerosi attribuzioni non corrette e da verificare.




Sulla base delle intestazioni ritrovate sulle camicie dei fascicoli e delle aggregazioni dei servizi fotografici e delle serie tematiche dedicate a uno stesso argomento o tipologia di eventi (manifestazioni, congressi, attività solidaristiche) la struttura del fondo è stata ricondotta al seguente schema:




1- Congressi ed eventi istituzionali

2- Manifestazioni

2.1- Giornata internazionale della donna - 8 marzo
 
2.2- Manifestazioni pubbliche

3- Infanzia e solidarietà
 
3.1- Infanzia e attività solidaristiche
 
3.2- Asili
 
3.3- Colonie estive

4- Guerra e dopoguerra
5- Noi donne

6- Attività politica e culturale
 
6.1- Reportage sul lavoro
 
6.2- Circoli Udi locali
 
6.3- Eventi e conferenze

7- Associazione Tre ghinee

8- Non identificate

9- Copie e ingrandimenti

10- Audiovisivi






All'interno di tale struttura i singoli servizi fotografici, le serie tematiche e le singole fotografie sono state organizzate in ordine cronologico.
Per quanto riguarda le titolazioni e le denominazioni dei servizi fotografici e delle serie tematiche è stata sempre riportata, quando presente, la titolazione originale, anche nei casi in cui si essa è rivelata errata, accompagnata da una nuova denominazione normalizzata assegnata durante l'intervento di riordino.




Per ricavare le titolazioni e le denominazioni basandosi su dati accertati relativi agli eventi raffigurati nelle fotografie sono stati consultati:




-l'Archivio storico dell'Udi di Ravenna (in particolare le agende dal 1970 al 1985)
-l'Archivio dei manifesti dell'Udi di Ravenna
-i fondi della Questura di Ravenna (Divisione I: Gabinetto, categorie A4a, A4b, E1 e E3) e della Prefettura di Ravenna (Archivio di Gabinetto) conservati presso l'Archivio di Stato di Ravenna.




A ciascuna unità documentaria è stato associato un nuovo numero d'inventario univoco sul modello 1-001 (numero della serie-numero dell'unità documentaria), preceduto dalla sigla UDI-RA. Per identificare ciascuna unità archivistica o documentaria sono stati inseriti cartoncini con la titolazione, la datazione certa o attribuita e i numeri di inventario assegnati alla documentazione.




La documentazione è stata organizzata in 8 raccoglitori ad anelli, che contengono fotografie fino al formato 18x24 cm, e 2 scatole a cassetto estraibile per i grandi formati 24x30 cm e 30x40 cm. Le serie sono state organizzate progressivamente dalla scatola 1 alla scatola 10, con l'eccezione della scatola 9 che conserva le singole fotografie di formato maggiore al 18x24 cm afferenti alle altre serie.




Le bobine di diapositive 35 mm e i materiali audiovisivi sono stati numerati e sono conservati nei contenitori originali.




Gli album fotografici sono stati numerati e collocati insieme alle scatole dei grandi formati.

 Su ciascuna scatola, infine, è stata apposta un'etichetta esplicativa del contenuto.




Nel corso dell'attuale intervento i diversi materiali fotografici (negativi e positivi su pellicola, stampe gelatina bromuro d'argento su carta, stampe a sviluppo cromogeno su carta) sono stati sottoposti a depolveratura per mezzo di pennello a setole morbide e le originali unità di conservazione sono state sostituite; le fotografie sono quindi state ricondizionate con materiali idonei e provvisti di certificazione PAT per la conservazione fotografica: camicie di carta permanente a riserva alcalina, buste in polipropilene di diverso formato e scatole in cartone microonda Canson con meccanismo ad anelli.




L'archivio è stato descritto interamente sulla piattaforma xDams-Una città per gli archivi


Inventario a cura di Dario Taraborrelli (Hibou soc. coop.) redatto nel 2021 nell'ambito del progetto "Una città per gli archivi" promosso dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.

Note:

Conservazione:
La documentazione si presenta complessivamente in uno stato di conservazione discreto.
Circa metà delle stampe fotografiche presenta sul verso tracce di colla o cartoncino incollato, esito degli interventi che i materiali hanno subito nel corso del tempo in occasione delle numerose esposizioni in mostre e della scelta di organizzare le fotografie su album in cartoncino.
I danneggiamenti più presenti sono di tipo meccanico, quali piegature, sgualciture e, solo su di alcuni esemplari, strappi, lacerazioni e lacune. La documentazione che presenta i danni più rilevanti è relativa alla serie "Guerra e dopoguerra", questo è probabilmente dovuto al fatto che le singole fotografie, spesso fototessere, vennero incollate e strappate più volte dai loro supporti.
I negativi e le diapositive su pellicola si trovano in buono stato di conservazione.
I materiali audiovisivi appaiono esternamente in condizioni discrete.
Nel corso dell'attuale intervento di riordino i diversi materiali fotografici (negativi e positivi su pellicola, stampe gelatina bromuro d'argento su carta, stampe a sviluppo cromogeno su carta) sono stati sottoposti a depolveratura per mezzo di pennello a setole morbide e i materiali non idonei alla conservazione sono stati sostituiti; le fotografie sono quindi state ricondizionate con materiali idonei e provvisti di certificazione PAT per la conservazione fotografica: camicie di carta permanente a riserva alcalina, buste in polipropilene di diverso formato e scatole in cartone microonda Canson con meccanismo ad anelli.

La documentazione è stata prodotta da:


Redazione e revisione:

  • Redatta in xDams , 13/03/2019 - 09/07/2021

Bibliografia:

  • Cara UDI. L'UDI e "Noi donne" compiono 50 anni. Segni, parole, volti, Ravenna: Edizioni del Girasole, 1994. a cura dell'UDI di Ravenna, 110.
  • Ornella Domenicali, L'Unione donne italiane di Ravenna dal I al VI congresso, Bologna: Università di Bologna, 1996. tesi di laurea in Storia dei partiti politici e dei movimenti sindacali
  • Al tabachi. I Gruppi di difesa della donna nella resistenza ravennate 1944-1945, Ravenna: Comune di Ravenna, 2014. a cura dell'UDI di Ravenna, 60.