Città degli archivi

Archivio di Luigi Arbizzani

Denominazione:

Archivio di Luigi Arbizzani

Tipologia:

fondo

Data:

1931 - 2004

Consistenza:

310 bb. (con 8 regg., 1329 fascc., 48 voll., 97 mazzi)

Descrizione:

Si compone della documentazione raccolta e conservata da Luigi Arbizzani, in particolare si divide in:

- documentazione personale;
- materiale riguardante la propria attività politica (documenti sulla Resistenza e Partito comunista italiano);
- la propria produzione libraria, comprensiva di appunti e pubblicazioni;
- corrispondenza;
- documenti inerenti il rapporto di Luigi Arbizzani con enti, istituti e associazioni;
- materiali raccolti in occazione di mostre, congressi, seminari e convegni;
- documentazione riguardante il Consorzio provinciale di pubblica lettura;
- miscellanea.

Regole di accesso ed uso:
L'archivio è consultabile in tutte le sue parti ma, per la delicatezza di alcune carte ivi contenute, la Fondazione si riserva di fare verificare l'accessibilità all'archivista.

Storia archivistica:

Il lavoro di ordinamento e riordino aveva come fine primario quello di rendere accessibili e fruibili ai ricercatori le carte di Luigi Arbizzani, noto storico e studioso della Resistenza non solo nella zona del bolognese. Chi ha conosciuto Arbizzani sapeva della sua passione per lo studio e la ricerca dei materiali e, di conseguenza, la ingente quantità di documenti raccolti.
In questa sede verranno trattate le cosiddette "carte", perchè l'archivio è composto anche da altre tipologie di materiali, in particolare: materiale a stampa, fotografie, cartoline e manifesti.

Originariamente, prima del riordino, il fondo era quantificabile in 200 scatoloni circa: è stata naturalmente necessaria, come intervento preliminare, una ricognizione generale, intesa a individuare ed eventualmente integrare le altre tipologie di materiali non riconducibili ai documenti in senso stretto.

La documentazione di presentava contenuta in cartelline, borse, raccoglitori, buste di carta e di plastica, fascicoli, agende, rubriche e, per il materiale rimanente, in documenti sciolti.
I documenti raccolti in tali supporti, a volte, recavano una dicitura originale (opportunamente segnalata), che rappresentava in estrema sintesi il contenuto dei materiali; in altri casi erano presenti estremi conologici. I fogli erano raggruppati in elastici, graffette o spilli che presentavano ruggine: in ogni documento sono stati rimossi e sostituiti da camicie in carta.
Lo stato di conservazione risulta essere buono.

Si è notato in alcuni documenti un intento da parte dello storico di riunire i materiali prodotti, riguardanti uno stesso argomento, all'interno di fascicoli, nonché la precisione nel formulare elenchi di materiali posseduti o inviati a colleghi o biblioteche. Naturalmente, per tale documentazione, si è preferito mantenere l'ordine dato dallo stesso Luigi Arbizzani, ove non andasse a scapito dell'ordinamento archivistico.

Donazione.

Redazione inventario:
Inventario a cura di Sara Verrini, redatto tramite il software per la descrizione archivistica Gea.
Riversato nel 2013 da Serena Corsellini sulla piattaforma xDams nell'ambito del progetto "Una città per gli archivi", promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.

Criteri di ordinamento:

La struttura del fondo non è stata di immediata e facile individuazione. La difficoltà principale era rappresentata dal fatto che i materiali dello stesso argomento (per esempio la documentazione poi confluita nella serie "Materiali raccolti in occasione di mostre, congressi, seminari e convegni") erano in molteplice copia e contenuti in diversi raccoglitori (collocati in posizioni differenti) che, confrontati con gli altri materiali, non contenevano sempre gli stessi documenti, abbondando in quantità maggiore. Inoltre una larga parte era rappresentata da documenti sciolti, in prevalenza copie di materiale già esistente, contenenti annotazioni manoscritte, pertanto importanti ai fini della conservazione.
Tale ricognizione ha evidenziato due sezioni di appartenenza, che riflettevano di pari passo l'attività dello storico: la produzione libraria e l'attività politica. All'interno di queste macrosezioni, pertanto, è sembrato più opportuno individuare sfere di appartenenza per i materiali che riguardassero più da vicino i suoi incarichi all'interno del sindacato, come giornalista, studioso della storia locale e nazionale, politico, membro di istituzioni e scrittore.
Come unità archivistiche, alla luce di queste considerazioni, si è stabilito il fascicolo. Per quanto riguarda la modalità di descrizione invece, è stata segnalata la tipologia di materiale, evidenziando la presenza di appunti manoscritti e dattiloscritti o di altre tipologie di particolare interesse, quando presenti (per esempio: fotografie, tessere, coccarde), ed esposto un breve contenuto, con qualche eccezione (vd. Introduzione alla serie "Resistenza").
Ogni serie riparte con la numerazione, agevolando in tal modo l'inserimento di materiale futuro. Tutte le unità possiedono un numero di corda e la collocazione; per le unità più complesse sono state evidenziate le sottounità.
La struttura dell'archivio pertanto è la seguente:
1. Documentazione personale (1931-2002);
2. Resistenza (1940-2003);
3. Pubblicazioni e scritti (1943-2004);
4. Partito comunista italiano (1943-2001);
5. Appunti tematici (1944-1999);
6. Corrispodenza (1945-2004);
7. Rapporti con enti, istituti e associazioni (1946-2003);
8. Materiali raccolti in occasione di mostre, congressi, seminari e convegni (1955-2000);
9. Consorzio provinciale di pubblica lettura (1969-1992);
10. Miscellanea (1947-1996).

La documentazione è conservata da:


La documentazione è stata prodotta da:


Redazione e revisione:

  • Redatta in xDams , 10/07/2013 - 28/06/2014