Città degli archivi

Archivio di Mario Ricciarelli

Denominazione:

Archivio di Mario Ricciarelli

Tipologia:

fondo

Data:

1960 - 2000

Note alla data:

con docc. del 1953-1954 e del 1957-1959

Consistenza:

153 bb. (con 687 fascc.)

Descrizione:

Si compone di documentazione prodotta da Mario Ricciarelli nell'ambito della sua attività nella Cisl e, negli anni della sua esistenza, della Federazione Cgil Cisl Uil, in particolare relativa a:
- corsi di formazione di preparazione sindacale;
- la partecipazione alla vita associativa interna (organismi collegiali, rapporti politici con altri dirigenti e strutture sindacali);
- vertenze locali e nazionali nel settore industriale, nei settori dell'abbigliamento, chimico e metalmeccanico;
- vertenze nazionali confederali sulle politiche economiche del governo e sulla legislazione relativa a riforme istituzionali;
- trattative e accordi sugli interventi di programmazione e pianificazione della Regione Emilia-Romagna in materia di politiche del territorio, dei trasporti, dell'energia e dell'ambiente, con particolare riguardo alla gestione delle risorse idriche;
- rapporti con il settore cooperativo;
- rapporti con altre organizzazioni.

Regole di accesso ed uso:
Si ritiene che la documentazione sia soggetta ai limiti di consultabilità previsti dal decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (Codice in materia di protezione dei dati personali).

Storia archivistica:

Prima del presente intervento di riordinamento e inventariazione il fondo Mario Ricciarelli era scisso in due distinti nuclei documentari conservati in luoghi differenti, che tuttavia ben si integravano in termini cronologici e di contenuti. Il primo nucleo, costituito da documentazione più recente (1981-2000), era stato censito in una ricognizione dei depositi della Unione sindacale territoriale Area Metropolitana bolognese (Ustm), ed incluso, con la denominazione "Ambiente (Ricciarelli)", tra i fondi riconosciuti di interesse storico particolarmente importante con la dichiarazione della Soprintendenza archivistica per l'Emilia-Romagna del 16 ottobre 2006.
Il secondo nucleo, donato dalla famiglia nel corso del 2013 alla Unione sindacale territoriale Area Metropolitana bolognese (Ustm) copriva un arco cronologico che andava dal 1960 al 1991. É dunque plausibile che Ricciarelli avesse conservato presso il luogo di lavoro quella parte di documentazione che più poteva risultargli utile per lo svolgimento delle proprie mansioni nel corso degli ultimi anni di attività e trasferito una parte, quella relativa ad "affari" esauriti, nella propria residenza privata costituendo una sorta di "sezione separata" di archivio.
La formazione dell'archivio è stata il risultato di una scelta consapevole e non casuale del soggetto produttore, maturata fin dai primi anni di attività sindacale. La documentazione risultava in misura maggiore ordinata in fascicoli, prevalentemente relativi allo svolgimento di determinati affari (vertenze, manifestazioni, congressi, convegni, incontri con le controparti) e in taluni casi organizzati per ente (presso il quale aveva svolto attività, o con il quale aveva intrattenuto una corrispondenza). In misura marginale la documentazione era aggregata per tipologia (relazioni e interventi); una parte residuale, invece, era costituita da documenti sciolti.
La sedimentazione della documentazione era caratterizzata da periodici interventi di riordinamento effettuati su porzioni di archivio, resi evidenti dalla composizione delle unità di conservazione, spesso dotate di una denominazione sulla costola e di documentazione omogenea ed inerente al suo interno, dall'uso di determinati materiali di condizionamento e, in alcuni casi, della terminologia usata per le denominazioni delle unità. Di questi interventi, tuttavia, non è rimasta traccia in forma scritta, né il soggetto produttore ha provveduto a realizzare strumenti di corredo, o apposto segnature (codici di classificazione, numeri di corda) che rappresentassero in maniera organica la struttura del complesso archivistico. Per questa ragione risultava frequente la presenza di unità archivistiche con la medesima denominazione, analoga o identica documentazione i cui ambiti cronologici tendevano a sovrapporsi, ma tenute distinte esclusivamente in quanto riordinate in momenti differenti.
Il fondo, formato prevalentemente da documentazione sindacale, arricchita da testi manoscritti e dattiloscritti di Mario Ricciarelli, risultava lacunoso di documenti relativi alle vicende personali del soggetto produttore, in quanto la documentazione è stata sottoposta ad una ricognizione preventiva da parte di personale dell'Unione sindacale regionale (Usr) dell'Emilia-Romagna che ha sottratto tutta la documentazione ritenuta di interesse personale e familiare per restituirla alla famiglia.

Parte del fondo era già conservata presso i depositi della Unione sindacale territoriale Area Metropolitana bolognese (Ustm), una seconda parte è stata donata dagli eredi nel corso del 2013.

Redazione inventario:
Inventario a cura di Davide Fioretto redatto nel 2014 per la Confederazione italiana sindacati lavoratori (Cisl) - Unione sindacale territoriale dell'area metropolitana bolognese (Ustm), nell'ambito del progetto "Una città per gli archivi" promosso dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e dalla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna.

Criteri di ordinamento:

L'analisi delle modalità di aggregazione fisica e di conservazione della documentazione ha indirizzato il riordinamento in serie, alle quali sono stati poi ricondotti i documenti sciolti e i fascicoli privi di denominazione.
Le modalità di sedimentazione dei documenti relativi ai primi due decenni (anni Sessanta-Settanta), sebbene non vi fosse traccia evidente che indicasse la volontà del soggetto produttore di organizzare la documentazione in nuclei distinti, hanno suggerito l'individuazione di tre serie, una che aggrega i fascicoli relativi ai corsi di formazione (serie denominata "Attività formativa"), una seconda sulla partecipazione agli organismi collegiali (Congressi, Consigli generali, Comitati esecutivi e Segreteria) e una, infine, relativa propriamente alle attività sindacali. Alla serie relativa agli organismi collegiali, denominata "Politica sindacale interna", sono stati poi ricondotti fascicoli relativi a rapporti politici e organizzativi tra le varie strutture sindacali, comprendendo in essa anche le unità dei due decenni successivi (anni Ottanta e Novanta). Per quanto riguarda la documentazione relativa alle attività sindacali è stato deciso di non ripartirla ulteriormente a seconda dell'ambito settoriale dell'azione sindacale (settore dell'abbigliamento, metalmeccanico) o del livello territoriale (provinciale, regionale e nazionale); è stato invece scelto di ricondurre la documentazione ad un'unica serie denominata "Vertenze e politiche generali", comprendendo in essa sia fascicoli relativi ad iniziative sindacali provinciali nel settore industriale o sulle politiche degli enti locali, sia documenti che riguardano vertenze nazionali e iniziative legislative del Governo, integrando anche documentazione inerente degli anni Ottanta e Novanta.
Per quanto riguarda la documentazione degli anni successivi, l'individuazione delle serie è stata più immediata, in quanto i fascicoli risultavano aggregati in nuclei documentari maggiormente riconoscibili, che rappresentavano alcuni dei settori sui quali Ricciarelli aveva responsabilità sindacale durante il periodo in cui ricoprì la carica di segretario della Unione sindacale regionale (Usr) dell'Emilia-Romagna (1979-1991): territorio, trasporti, energia, ambiente, acqua e cooperazione.
Una parte residuale di documentazione è stata aggregata nella serie relativa ai rapporti con altre organizzazioni.
Pertanto la documentazione è stata articolata nelle seguenti serie:
- Attività formativa;
- Politica sindacale interna;
- Vertenze e politiche generali;
- Politiche del territorio;
- Politiche dei trasporti;
- Politiche energetiche;
- Politiche dell'ambiente;
- Politiche dell'acqua;
- Cooperazione;
- Rapporti con altre organizzazioni.
L'unità minima di descrizione è stata fissata nell'unità archivistica (fascicolo); per ciascuna delle unità sono stati segnalati i seguenti elementi descrittivi: il numero di corda, attribuito da 1 a n all'interno dell'unità di conservazione (busta), la denominazione e gli estremi cronologici.
Le unità archivistiche all'interno delle serie sono state ordinate cronologicamente.
Tutte le buste sono state infine numerate progressivamente da 1 a 153.

La documentazione è conservata da:


La documentazione è stata prodotta da:


Redazione e revisione:

  • Redatta in xDams , 26/02/2014 - 30/09/2015