Città degli archivi

Archivio di Aldo d'Alfonso

Denominazione:

Archivio di Aldo d'Alfonso

Tipologia:

fondo

Data:

[1947 ott.] - 2005 ago.

Consistenza:

27 bb. (con 155 fascc.)

Descrizione:

Si compone della documentazione prodotta e acquisita da Aldo d'Alfonso. Essa, nello specifico, si suddivide in:

- corrispondenza;
- documentazione manoscritta e dattiloscritta, prodotta nell'esercizio delle proprie attività professionali e politico-istituzionali;
- rassegna stampa;
- la propria produzione libraria, a cui vanno aggiunte le versioni non definitive delle proprie pubblicazioni nonché la corrispondenza e le recensioni relative alla produzione edita;
- documentazione prodotta e acquisita nel corso della propria militanza politica, a cui vanno annessi i memoriali denominati "Riflessioni politiche";
- materiale di propaganda e di commento relativo a particolari elezioni politiche e amministrative;
- documentazione prodotta e acquisita nel corso di seminari, convegni e giornate di studio a carattere politico-culturale.

Storia archivistica:

Al momento della donazione alla Fondazione Gramsci Emilia-Romagna, l'archivio di Aldo d'Alfonso si presentava condizionato in circa quaranta contenitori, per lo più cartelle di riuso, valigette, carpette, raccoglitori nonché faldoni di cartone costruiti artigianalmente e ricoperti di carta da regalo.
Sulla grandissima maggioranza dei contenitori era inoltre presente un'etichetta a stampa recante la denominazione del pezzo o, in alternativa, un titolo manoscritto dal soggetto produttore, contenenti informazioni sulla circostanza, l'affare o la tematica a cui afferiva la documentazione presente all'interno. Che le etichette fossero state applicate in contemporanea e in un momento di ricognizione della propria documentazione da parte del soggetto produttore dimostra il fatto che esse, quando presenti, erano del tutto identiche dal punto di vista grafico e nella qualità della carta; talvolta, inoltre, sollevando l'etichetta a stampa, è stato possibile scorgere un preesistente titolo manoscritto. Proprio per l'importanza che tali etichette rivestono nella ricostruzione della storia del trattamento del fondo, esse sono state tutte conservate insieme al resto delle carte all'interno dei nuovi contenitori adottati per un più opportuno condizionamento.
L'analisi dei titoli riportati sulle etichette ha consentito così di riconoscere alcuni principali raggruppamenti documentari definiti con chiarezza dallo stesso soggetto produttore. Si tratta, ad esempio, della documentazione aggregata sotto la denominazione di "Mano e dattilo-scritti", "Articoli miei e stampa che mi riguarda", "Riflessioni politiche", "Pci, Pds, Ds", "Elezioni", insiemi di carte che sono stati di conseguenza conservati e descritti come serie archivistiche, con l'attribuzione, dove necessario, di un titolo maggiormente pertinente.
La cura posta da Aldo d'Alfonso nell'ordinare la documentazione all'interno dei contenitori è stata variabile: talvolta i singoli documenti si presentavano sciolti e reciprocamente collocati secondo un ordine cronologico largamente inteso (si riscontrava, cioè, che le carte erano raggruppate in blocchi delimitati da un preciso arco temporale, ma all'interno di tali blocchi esse non si presentavano in una sequenza cronologica stringente; è questo il caso della documentazione raggruppata dallo stesso d'Alfonso sotto la denominazione di "Mano- e dattiloscritti" e "Articoli miei e stampa che mi riguarda"); talvolta, invece, nell'organizzazione delle carte non era riscontrabile alcun tentativo di ordinamento, come nel caso di gran parte delle unità racchiuse nella serie ridenominata ‘Attività di partito'.
Si segnala infine che tra i documenti etichettati come "Articoli miei e stampa che mi riguarda" è stata rinvenuta traccia di segnature originarie, per cui alcuni ritagli di giornale presentano un numero di corda, scritto a penna in un angolo. Le segnature originarie sono tuttavia poche e discontinue nella numerazione; non è stato pertanto possibile rintracciarne il criterio guida.
Nel complesso - fatta eccezione per la presenza di graffette arrugginite ed elastici disgregatisi - la documentazione presenta un buono stato di conservazione.

Redazione inventario:
Inventario a cura di Valentina Corona, redatto nel 2017 per la Fondazione Gramsci Emilia-Romagna nell'ambito del progetto "Una città per gli archivi" promosso dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e dalla Fondazione Cassa di risparmio in Bologna.

Criteri di ordinamento:

L'archivio di Aldo d'Alfonso, in seguito all'intervento di riordinamento e inventariazione presentato in questa sede, risulta articolato nelle seguenti otto serie:
- Corrispondenza;
- Manoscritti e dattiloscritti;
- Rassegna stampa;
- Pubblicazioni;
- "Riflessioni politiche";
- Attività di partito;
- Elezioni;
- Documentazione a carattere politico-culturale.
Tale sequenza, non individuata in base a criteri cronologici, vede collocarsi in testa la serie della corrispondenza e, a seguire, il complesso degli scritti - editi e non - del soggetto produttore, articolati nelle tre serie della documentazione manoscritta e dattiloscritta (relativa alle attività professionali e politico-istituzionali di Aldo d'Alfonso), degli articoli a stampa redatti in qualità di giornalista e delle pubblicazioni. Le "Riflessioni politiche", memoriali redatti da d'Alfonso in occasione di eventi dalla particolare rilevanza politica e inviati a diversi destinatari, rappresentano il punto di raccordo tra la sua produzione scritta e la porzione del suo archivio più specificamente relativa alla propria militanza politica: si tratta delle due serie ‘Attività di partito', composta dalla documentazione prodotta e acquisita in conseguenza della sua adesione al Partito comunista italiano (Pci), al Partito democratico della sinistra (Pds) e ai Democratici di sinistra (Ds), ed ‘Elezioni', con materiale di propaganda elettorale, commenti a risultati elettorali e rassegna stampa relativi a determinate elezioni politiche e amministrative. La struttura del fondo si chiude con la serie ‘Documentazione a carattere politico-culturale', costituita dal materiale relativo a convegni e giornate di studio e da documentazione più genericamente prodotta da d'Alfonso nell'ambito dei suoi incarichi a carattere politico-culturale.
Gran parte di tali serie derivano da raggruppamenti documentari definiti dal soggetto produttore stesso anche mediante un'accurata operazione di etichettatura dei contenitori da lui utilizzati per conservare la documentazione: i ‘Manoscritti e dattiloscritti' erano originariamente denominati "Mano e dattilo-scritti", quello di ‘Rassegna stampa' è titolo attribuito per l'originale "Articoli miei e stampa che mi riguarda", la serie "Riflessioni politiche" presenta, com'è evidente, un titolo originale; ancora, la serie ‘Attività di partito' racchiude i fascc. contrassegnati dalla denominazione ricorrente "Pci, Pds, Ds", mentre la serie ‘Elezioni' comprende tutti i fascc. con denominazione originale riferita a una particolare elezione politica o amministrativa. Nella ‘Corrispondenza', poi, è confluita la documentazione che lo stesso d'Alfonso aveva raggruppato come tale (utilizzando le denominazioni di "Rapporti con ‘personaggi'" e "Auguri di personaggi"), a eccezione della ‘Corrispondenza relativa a incarichi politico-amministrativi', che si trovava tenuta insieme da un elastico all'interno di "Mano e dattilo-scritti" e a cui è stato attribuito il titolo riferito.
Non individuate da etichette originali ricorrenti sono invece le serie ‘Pubblicazioni' e ‘Documentazione a carattere politico-culturale', ricostruite a posteriori a partire da fascc. afferenti ad ambiti di attività contigui.
Per quanto riguarda le serie costituite da documenti sciolti e reciprocamente collocati secondo un ordine cronologico largamente inteso, come i "Mano e dattilo-scritti" e gli "Articoli …", l'operazione di riordinamento ha comportato la costituzione di fascc. annuali, con lo scopo di gestire e descrivere il materiale in modo più agevole e di favorirne la consultabilità. Per quanto riguarda le serie in cui Aldo d'Alfonso aveva già raggruppato la documentazione in fascc., si è scelto invece di collocare le unità archivistiche in ordine cronologico all'interno dei complessi da lui individuati.
Si segnala infine che, poiché nel fondo non si prevedono incrementi, per la numerazione delle bb. e dei fascc. si è scelto di adottare il criterio della serie chiusa, attribuendo alle bb. un numero di corda progressivo da 1 a x, e ai fascc. da 1 a x.

La documentazione è conservata da:


La documentazione è stata prodotta da:


Redazione e revisione:

  • Redatta in xDams , 13/06/2017 - 29/10/2018