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Assessorato civile, Assessorato criminale e Giusdicenza civile e criminale di Ravenna

Gerarchia:

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Denominazione:

Assessorato civile, Assessorato criminale e Giusdicenza civile e criminale di Ravenna

Tipologia:

fondo

Data:

1816 - 1860

Note alla data:

con documentazione dal 1815

Consistenza:

bb., voll. e regg. 869; ml 118

Descrizione:

Il fondo raccoglie la documentazione prodotta dalle magistrature giudiziarie minori in ambito civile e criminale dello Stato Pontificio nella Legazione di Ravenna, l'Assessorato civile, l'Assessorato criminale e la Giusdicenza civile e criminale che dal 1831 assunse le loro funzioni. Oltre alle le funzioni propriamente giudiziarie assessori e giusdicenti svolgevano anche attività di vigilanza amministrativa su molti aspetti della vita istituzionale ed economica ravennate.

Tra le carte della serie delle Cause Economiche, prodotte dal 1828 al 1859, si trovano parte delle cause del Gonfaloniere di Ravenna, la magistratura apicale dell'amministrazione comunale a cui vennero delegate le funzioni di giudice conciliatore per le controversie civili di piccolissima entità. Inoltre è presente documentazione prodotta dalla Regia giudicatura di mandamento, l'istituzione giudiziaria che ereditò le funzioni della Giusdicenza durante gli anni del governo provvisorio immediatamente precedente l'unificazione nazionale.

Storia archivistica:

Con il processo di restaurazione del potere pontificio a Ravenna avvenne la prima rottura con la tradizione simbolica di concentrazione dei tribunali statali in un unico luogo che aveva contraddistinto la storia delle magistrature giudiziarie locali: gli uffici degli Assessorati civile e criminale vennero infatti spostati dal Palazzo apostolico a Palazzo Corradini. Oltre a decentrare il potere giudiziario nel reticolo urbano tale vicenda ha separato la storia dei due gruppi di archivi e in, particolare, ha portato la documentazione degli assessorati (e di altri uffici minori) a non essere interessata dal grande riordino effettuato nel 1818-1820 sulle carte dei cessati tribunali ancora conservati presso il Palazzo apostolico. Dopo l'annessione della legazione di Ravenna al Regno d'Italia, l'archivio confluì tra le carte della neonata Pretura e poi fu spostato nella nuova sede in via Gordini, dove rimase fino al suo trasferimento presso l'Archivio di Stato di Ravenna nel 1958. Tra il 1958 e il 1959 subì un vasto intervento teso a ricondizionare e riordinare la documentazione, per poi essere ufficialmente acquisito dall'Archivio di Stato nel 1960.

Il fondo è stato, infine, riordinato e inventariato durante l'intervento sui fondi giudiziari dell'Archivio di Stato di Ravenna effettuato nel corso del 2019.

Giuseppe Plessi nel suo articolo Il problema degli archivi giudiziali del 1959 ripercorse la vicenda più recente dell'archivio denunciando il gravissimo stato di conservazione in cui versava dopo il secondo conflitto mondiale, riprendendo sommariamente il lavoro di ricondizionamento e riordinamento svolto da lui stesso e dal personale dell'Archivio di Stato di Ravenna nel 1959 che ha portato la documentazione nelle attuali condizioni.

Dall'analisi della documentazione della Pretura di Ravenna (1861-1969) si è riscontrata la presenza di singoli documenti riferibili agli Assessorati e alla Giusdicenza utilizzati come coperte di fascicoli e materiale di condizionamento della documentazione.

La documentazione è stata versata dalla Pretura di Ravenna all'Archivio di Stato di Ravenna nel 1959.

Redazione inventario:
Inventario a cura di Dario Taraborrelli (Hibou soc. coop.) redatto nel 2021 nell'ambito del progetto "Una città per gli archivi", promosso dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.

Criteri di ordinamento:

Nel marzo 2019 l'archivio si presentava facilmente individuabile anche se frammisto a documentazione del Pretore e del Tribunale civile di prima istanza di Ravenna.
L'intervento ha portato a riordinare il fondo sulla base delle serie principali attorno alle quali si configurava l'azione giudiziaria sia civile che criminale: i fascicoli delle cause e i registri e i repertori della cancelleria che seguivano l'andamento delle singole fasi (citazioni o querele, udienze, interrogatori, ispezioni, decreti e sentenze) dei procedimenti portati davanti ai giusdicenti. Di seguito a queste serie principali è stata ricondotta la restante documentazione, dapprima quella che testimonia il funzionamento della macchina amministrativa giudiziaria e infine quella relativa alle attività giudiziali ed extragiudiziali minori svolte dai magistrati.
Si è scelto di raccogliere in un'unica serie, Cause di antica trafila, la documentazione relativa ai processi e i singoli registri antecedenti al 1818 e all'introduzione del fascicolo processuale unitario, che in precedenza erano stati considerati singolarmente o raccolti nella serie dei Registri diversi.
L'analisi della documentazione ha portato alla modifica di alcune delle denominazioni delle serie date dopo l'intervento del 1958, si rimanda alla descrizione di esse per i dettagli.

La documentazione è conservata da:


La documentazione è stata prodotta da:


Toponimi:

  • Ravenna

Redazione e revisione:

  • Redatta in xDams , 01/05/2021 - 05/06/2021