Città degli archivi

Archivio della Società artigiana di Bologna

Denominazione:

Archivio della Società artigiana di Bologna

Tipologia:

fondo

Data:

1864 gen. 09 - 1984 feb. 07

Note alla data:

con docc. dal 1832 e docc. al 2008.

Consistenza:

34 regg., 15 bb. (con 11 regg., 280 fascc.), 6 voll.

Descrizione:

Si compone di:

- atti costitutivi e riconoscimento giuridico;
- diversi statuti e regolamenti per le specifiche aziende, comprese le relative proposte di modifica;
- i verbali degli organi decisionali della Società artigiana di Bologna: Consiglio d'amministrazione, Assemblea dei soci e Collegio sindacale;
- documentazione relativa agli anni di amministrazione prefettizia: verbali, atti e ordinanze;
- corrispondenza e relativi registri di protocollo;
- registri per la gestione dei soci e l'elenco delle cariche da essi ricoperte;
- domande di ammissione e dimissione a socio;
- libri giornale, bilanci preparatori e libri dei bilanci;
- documenti per la gestione dei rapporti con le banche;
- documentazione per la gestione dei prestiti mutualistici;
- documentazione per la gestione delle diverse voci afferenti alla "Azienda case": contratti di locazione, registri degli affitti, richieste di mutuo, elaborati grafici e stime per la costruzione e la manutenzione delle case artigiane;
- volumi che raccolgono le memorie della Società artigiana di Bologna: i passaggi principali della propria storia, le medaglie vinte, esempi di modulistica, diverse fotografie degli stabili edificati e delle manifestazioni in occasione della celebrazione degli anniversari della fondazione;
- alcuni manifesti di convocazione alle Assemblee, materiale a stampa e stralci di giornale.
All'interno della sezione "Azienda case", si segnala inoltre l'esistenza di documentazione relativa allo stabile di via Malcontenti 9, anteriore all'anno di fondazione della Società artigiana di Bologna (1864).

Regole di accesso ed uso:
La consultazione del fondo è soggetta alla normativa prevista dagli artt. 122-127 del D. Lgs. 42/2004 ("Codice dei beni culturali e del paesaggio"), e successive modificazioni.
Alcuni documenti sono sottoposti a restrizioni di consultabilità, secondo la vigente normativa in materia di tutela della privacy (D.lgs. n. 196/2003).

Storia archivistica:

La documentazione conservata fornisce notizie inerenti alla fondazione della Società artigiana di Bologna da cui si desumono alcune informazioni riguardo i cambiameti di sede sociale e quindi l'originaria collocazione del fondo.
Da un documento della Prefettura di Bologna del 9 aprile 1864 si apprende che la prima sede della suddetta Società, denominata nel documento Società artigiana bolognese, è situata in Volta dei Pollaroli 82 (oggi parte di via Ugo Bassi), presso un appartamento affittato direttamente dal "Sindaco del Municipio di Bologna" all'allora presidente della società Bernardo Tognetti.
Successivamente, in seguito al riconoscimento giuridico del 16 aprile 1888 e sulla base delle norme dettate dalla legge 15 aprile 1886 n. 3818, la Società si trova costretta a indicare la propria sede sociale a livello di statuto e, in quello del 1894, appunto, viene indicata la nuova sede in via Marghera 18, l'attuale via Fratelli Rosselli.
Nel 1912 la Società artigiana di Bologna acquista lo stabile di via Malcontenti 9 e negli anni successivi, non meglio precisati, in seguito a lavori di ristrutturazione trasferisce lì la propria sede, in un appartamento al primo piano affianco al locale attuale. Si suppone che proprio durante questo trasferimento parte della documentazione originaria sia andata perduta e alcune buste ormai vuote siano state riposte nella cantina dello stabile.
L'archivio storico avrebbe quindi seguito questi successivi cambiamenti di sede e solo tra il 1970 e il 1980 avrebbe raggiunto la sede attuale. Ora il fondo continua a essere conservato presso la suddetta sede in via Malcontenti 9, all'interno di un armadio ignifugo, con l'adeguato condizionamento del materiale in peggiore stato di conservazione.
Il 29 agosto 2005 la Soprintendenza archivistica per l'Emilia Romagna riconosce all'archivio la dichiarazione di notevole interesse storico.
Nella prima fase di riordino, che ha avuto inizio alla fine del 2008, sono state rinvenute alcune buste vuote nella cantina dello stabile recanti vecchie segnature e titolazioni che hanno suggerito appunto la scomparsa o dispersione, per ragioni non meglio determinate, di parecchio materiale archivistico meno recente che avrebbe idealmente composto parte dell'archivio storico. Complessivamente la documentazione copre un arco cronologico che va dagli anni poco precedenti la fondazione della Società artigiana di Bologna (1864) fino al 1980, fatte alcune eccezioni. I documenti anteriori al 1864 sono per lo più contratti di compravendita riguardanti lo stabile di via Malcontenti 9, che diverrà sede sociale, quelli che oltrepassano la cesura cronologica del 1980 sono registri che contengono alcuni verbali d'Assemblea e le cariche sociali.
Anche se non si ha notizia di riordinamenti precedenti parte della documentazione, però, presenta annotazioni a matita, titoli corretti o riassuntivi sulle camicie dei fascicoli e appunti a margine dei registri, traccia di una qualche intenzione di riordinamento e consultazione del materiale. Alcuni fascicoli riportano inoltre segnature percedenti di cui non si è dato nota puntualmente perchè non riconducibili a un ordinamento precedente o a un qualsiasi strumento di consultazione utilizzabile.

Presso la sede della Società sono inoltre presenti anche diversi oggetti (spille, nastri, timbri, bandiera) che, come le carte, testimoniano aspetti della vita della Società stessa.

Redazione inventario:
Inventario a cura di Serena Corsellini redatto tra novembre 2008 e settembre 2011 nell'ambito del progetto "Una città per gli archivi", promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.

Criteri di ordinamento:

In assenza di strumenti di corredo sia coevi che precedenti, in seguito a una prima ricognizione dei pezzi che costituiscono il fondo e all'analisi dello statuto vigente, si è cercato di strutturare l'inventario in modo che restituisse la molteplicità delle attività svolte dalla Società artigiana di Bologna e la complessità delle funzioni dei propri organi direttivi.
La lettura della storia manoscritta unita alle informazioni dedotte da fonti edite, ha permesso di ricostruire l'evoluzione storica dell'ente e di delinearne le caratteristiche principali. Nel rispetto dei cambiamenti avvenuti nel corso degli anni, si è cercato di dare nota a livello di serie di ogni mutamento statutario e chiarire quali regolamenti siano rimasti validi e quali eventi storici abbiano imposto interventi amministrativi esterni, come la direzione prefettizia durante il secondo conflitto mondiale.
Allo stato di inizio lavori, i pezzi disposti a scaffale non presentano alcun ordine: le buste riportano titoli quasi mai corrispondenti al contenuto effettivo, i documenti sono fascicolati solo in parte e non sempre imbustati, il materiale fotografico e i disegni architettonici si trovano conservati in maniera inadeguata.
Si è strutturato il fondo in maniera estremamente lineare, organizzando la documentazione in serie e ideando un'unica sezione "Azienda case" che raccoglie tutto ciò che concerne le "case artigiane" o "case popolari", così come rispecchiato dalle serie di cui è composta. La scelta di riunire determinate serie all'interno della sezione è dipesa dalla volontà di restituire sia una differenza sostanziale a livello statutario, che prevede uno specifico regolamento per la gestione degli stabili di porprietà della Società artigiana di Bologna, sia un criterio di ordinamento già presente e riscontrato sulle coperte di alcuni fascicoli che originariamente fanno riferimento preciso alla suddetta azienda.
La separazione tra archivio storico e archivio corrente è risultata alquanto difficoltosa, poichè parte della documentazione inventariata e cronologicamente afferente al primo era inizialmente frammista a documenti e registri tuttora in uso. Si è optato quindi per avvalorare una scelta implicita effettuata dagli stessi proprietari dell'archivio nella divisione tra documentazione storica e documentazione corrente. Si tratta di una cesura cronologica convenzionale grossomodo fissata al 1980, fatta eccezione per determinati tipi di registri che sforano necessariamente ma che per completezza dell'inventario sono stati descritti, per ottenere delle serie omogenee e riordinare solamente ciò che appariva conservato allo stato originale. La documentazione cronologicamente posteriore alla cesura del 1980 comprende: un registro che riporta i verbali dell'Assemblea fino al primo aprile 2001 e il registro delle "Cariche sociali" che viene costantemente aggiornato.
Considerato lo stato fisico deteriorato della maggior parte delle buste e delle camicie dei fascicoli si è optato, ove possibile, per il ricondizionamento del materiale archivistico, in particolar modo di quello fotografico.
La descrizione è approfondita fino a livello dell'unità archivistica, e comprende la compilazione delle microschede per tutto il materiale a stampa, manifesti, elaborati grafici e fotografie presenti nel fondo. A tutti i pezzi è stato attribuito un numero di corda progressivo che riparte da uno per ciascuna serie, si è scelta la cosiddetta numerazione a serie aperte in previsione di possibili incrementi futuri.

La documentazione è conservata da:


La documentazione è stata prodotta da:


Redazione e revisione:

  • Redatta in xDams , 14/10/2008 - 28/06/2014

Bibliografia:

  • Gioacchino Napoleone Pepoli, Relazione del Presidente della Società artigiana alle Casse di Risparmio di Milano e Bologna, Bologna: Società tipografica dei Compositori, 1876. , pp. 39.