Denominazione:
Archivio della famiglia PepoliTipologia:
fondoData:
1303 nov. 16 - [inizio sec. XX]Note alla data:
con docc. in copia dall'11 nov. 1097Consistenza:
18 regg., 22 fascc., 245 bb. (con 134 regg., 4947 fascc., 256 voll., 9 filze, 59 mazzi), 1 album (con 6 fascc.)Descrizione:
Si compone della documentazione prodotta dal ramo comitale della famiglia Pepoli discendente dal conte senatore Giovanni Pepoli (1521-1585) e le carte di Agostino Sieri Pepoli, ultimo esponente ideale del ramo comitale della famiglia bolognese.Si segnalano serie di istrumenti e scritture, formate da contratti di compravendita, permute, donazioni, privilegi, concessioni, eredità, doti che costituiscono le prove giuridiche del possesso; serie di processi, costituite da atti di causa e liti, necessarie alla difesa del patrimonio contro parenti ed esterni alla famiglia; serie per la gestione dei beni, in prevalenza agricoli; serie con documentazione a carattere contabile ed economico, e serie dedicate all'economia domestica a giustificazione della precisa gestione dei consumi. Tra la documentazione, un nucleo consistente è composto dalla corrispondenza di Ferdinando Pepoli e di Agostino Sieri Pepoli.
Si segnalano inoltre due subfondi costituiti quasi esclusivamente da corrispondenza inviata e ricevuta da Carlo Pepoli e da alcuni esponenti della famiglia Taveggi, imparentati con i Pepoli tramite il matrimonio di Carlo Taveggi con Antonietta Pepoli, figlia di Gioacchino Napoleone Pepoli. La documentazione afferente alla famiglia Taveggi, pervenuta con lascito testamentario di Sieri Pepoli, è stata sistemata dallo stesso testatore che cominciò a suddividere le lettere in ordine per destinatari e mittenti.
Regole di accesso ed uso:
Il fondo Pepoli è liberamente consultabile presso la Sala dei manoscritti e dei rari della Biblioteca comunale dell'Archiginnasio di Bologna.
Storia archivistica:
La documentazione è pervenuta alla Biblioteca comunale dell'Archiginnasio grazie al lascito testamentario del nobile trapanese Agostino Sieri Pepoli al Comune di Bologna del 28 marzo 1910, ed è stata ingressata tra il 1914 e il 1915.Si tratta di documenti relativi ad alcuni componenti del ramo della famiglia Pepoli originato da Giovanni (1521-1585) di cui Ferdinando costituiva l'ultimo depositario.
Egli conservava l'archivio nella porzione di sua proprietà di Palazzo Pepoli Vecchio di Bologna, che, tra il 1886 e il 1887, vendette ad Agostino Sieri Pepoli con tutto il suo contenuto e i relativi diritti. Le carte quindi entrarono in possesso di Sieri Pepoli che ne fece oggetto di studi e ricerche.
Tale corpus documentale venne ritrovato nella stessa sede alla morte di Sieri Pepoli, avvenuta il 23 marzo del 1910, così come si evince dall'inventario legale dei beni che egli aveva destinato al Comune di Bologna, redatto dal notaio Carlo Cicognani e compilato da Guido Pepoli e da Albano Sorbelli, allora direttore della Biblioteca comunale dell'Archiginnasio, tra il 9 settembre e il 24 ottobre dello stesso anno (n.d.r. Archivio notarile distrettuale di Bologna (d'ora in avanti ANDBo), notaio Carlo Cicognani, 12 novembre 1910, vol. 298, repertorio notarile 8232.). Già il 25 aprile, in una seduta del Consiglio comunale presieduta da Giuseppe Tanari, il lascito era stato formalmente accettato dal Comune di Bologna (n.d.r. Archivio storico comunale di Bologna (d'ora in avanti ASBBo), Atti del Consiglio comunale di Bologna, 1910, 4 febbraio-30 dicembre, vol. I, b. 3.).
In particolare nella settima sessione dell'inventario, redatta il 19 settembre 1910, vengono repertoriati tutti i beni che si trovavano al primo piano, e tra questi vengono descritti i nuclei documentari che corrispondo a quelli che oggi costituiscono nel fondo Pepoli dell'Archiginnasio la serie Istrumenti e scritture riconducibile al subfondo di Galeazzo Alverde Pepoli, le serie Affari d'acque e Processi del subfondo Scritture generali (n.d.r. ANDBo, notaio Carlo Cicognani, 12 novembre 1910, cit., pp. 142-143.), e parte dei documenti contabili, descritti come "la recente amministrazione di famiglia" confluiti nel subfondo di Ferdinando Pepoli. Nella dodicesima sessione, del 10 ottobre, viene invece descritto il materiale trovato al secondo piano dello stabile, nell'abitazione dell'amministratore Alfredo Brignole, costituito dal materiale che attualmente costituisce parte del subfondo riconducibile a Ferdinando e dalle carte contabili di Agostino Sieri Pepoli (n.d.r. Ivi, pp. 392-396; Biblioteca comunale dell'Archiginnasio di Bologna (d'ora in avanti BCABo), Archivio della famiglia Pepoli, Agostino Sieri Pepoli, Corrispondenza, Brignole Alfredo.).
In seguito, tra il 1913 e il 1914, la porzione del palazzo fu venduta dal Comune di Bologna alla Cassa di Risparmio in Bologna che già dal 1910 aveva cominciato ad acquistare altre porzioni dello stabile, disattendendo così le volontà del testatore che la voleva destinata a museo. Ciò che vi era contenuto entrò a far parte del patrimonio comunale (n.d.r. BCABo, Archivio, 1915, prot. n. 74/I.).
Già nel 1913 Albano Sorbelli aveva chiesto al sindaco Ettore Nadalini di poter prelevare dal patrimonio di Sieri Pepoli, per conto dell'Archiginnasio, i libri e l'archivio "di notevole interesse storico" di cui fornì all'economo comunale, nel 1914, una nota sommaria di quei beni che costituiscono oggi l'archivio Pepoli (n.d.r. Museo civico medievale di Bologna (d'ora in avanti MCMBo), Archivio, Eredità Pepoli, cart. VII, fasc. 85.).
Una volta in Biblioteca al nucleo documentario venne poi accorpato un acquisto effettuato già nel 1906 dalla Libreria Veronese di Bologna (n.d.r. BCABo, Archivio, Registro d'ingresso degli acquisti, 1900-1908, I-4, n. 266307.), costituito in gran parte da documenti relativi a Carlo Pepoli e che attualmente fanno parte del subfondo Carlo Pepoli.
Si segnala infine che nell'inventario legale viene menzionato anche un ulteriore archivio della famiglia Pepoli, riconducibile presumibilmente al ramo di Sicinio (1528-1555) di Girolamo, di cui Agostino Sieri Pepoli deteneva una parte, avendola acquistata nel 1898 da Ferdinando (n.d.r. ANDBo, notaio Giuseppe Marani, vol. 47, 1 dicembre 1897-11 aprile 1898, repertorio notarile 7432, rogito del 12 marzo 1898.), documenti che però non corrispondono a quelli già descritti ma a quelli che attualmente sono conservati presso l'Archivio di Stato di Bologna.
Le vicende di quest'ultima parte di archivio familiare si sviluppano negli anni successivi alla morte di Sieri Pepoli.
Con il suo lascito infatti aveva donato al Comune di Bologna, oltre alla porzione di Palazzo Pepoli Vecchio, con tutto ciò che vi era contenuto (compresi una ricca collezione di oggetti d'arte, le suppellettili e le carte), la parte di archivio familiare che aveva comprato da Ferdinando, che si trovava depositata presso il conte Ercole Gaddi Pepoli, nipote per parte di madre di Gioacchino Napoleone Pepoli. La proprietà di questa parte aveva in precedenza portato Sieri Pepoli a trovarsi implicato in una lunga vicenda giudiziale insorta tra Ferdinando e gli eredi di Gioacchino Napoleone Pepoli, quali comproprietari sui diritti di proprietà di tale archivio, causa che si era poi conclusa con una sentenza del Tribunale civile di Bologna, del 25 marzo 1907, che aveva riconosciuto ufficialmente a Sieri Pepoli la spettanza di un quarto delle carte (n.d.r. MCMBo, Archivio, Eredità Pepoli, cart. VII, fasc. 81, citazione del Tribunale civile di Bologna, 25 marzo 1907.). Nello stesso anno l'archivio venne posto sotto custodia legale del conte Gaddi Pepoli, in attesa di una sistemazione definitiva (n.d.r. Ivi, Verbale di sequestro giudiziale.). In seguito, dietro proposta dello stesso Gaddi Pepoli, e su concessione della Giunta Comunale del 3 febbraio 1915, le carte vennero depositate presso l'Archivio di Stato di Bologna dove sono ancora custodite.
Lascito testamentario del nobile trapanese Agostino Sieri Pepoli al Comune di Bologna del 28 marzo 1910.
Redazione inventario:
Inventario a cura di Lucia Ferranti e Lucia Anna Piccinno, redatto tra il 2009 e il 2011 nell'ambito del progetto "Una città per gli archivi", promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.
Criteri di ordinamento:
All'inizio dell'intervento, la documentazione si presentava solo in parte ordinata: a materiale ben strutturato in serie, condizionato in bb. e voll. se ne affiancava altro conservato sia sciolto sia condizionato in mazzi e bb., senza alcun vincolo apparente. Dopo una prima schedatura e la redazione di un elenco sommario di consistenza, è apparsa subito abbastanza chiara la configurazione dell'archivio.Rispecchiava le attività dei vari produttori (Ugo Giuseppe Pepoli, Galeazzo Alverde Pepoli, Ferdinando Pepoli e Agostino Sieri Pepoli produttore ma anche conservatore di tutta la documentazione) che avevano contribuito alla sua creazione e sedimentazione. I nuclei originari testimoniano la volontà di documentare, tramite le prove giuridiche del possesso, la conservazione del patrimonio, la sua difesa contro parenti ma anche contro esterni, l'immagine di onore e prestigio guadagnati nel tempo dalla famiglia e tramandati mediante disposizioni e legati.
Considerato lo stato della documentazione e la storia dei produttori, si è proceduto a riordinare e inventariare analiticamente l'archivio, nel rispetto di quella che sembrava poter essere la struttura originale. Sono in questo modo emerse caratteristiche tipiche sia dell'archivio di famiglia sia dell'archivio di persona.
Sono infatti individuabili complessi organici tipici degli archivi gentilizi, utili a scoprire le modalità con le quali la famiglia si è posta nel tessuto sociale (n.d.r. R. NAVARRINI, La conservazione della memoria nell'azienda famiglia, in Archivi nobiliari e domestici. Conservazione, metodologie di riordino e prospettive di ricerca storica, a cura di L. CASELLA - R. NAVARRINI, Udine, Forum, 2000, pp. 87-97.), quali le serie degli istrumenti e scritture; la serie dei processi; le serie utili alla conservazione e gestione dei beni; le serie con documentazione a carattere contabile ed economico, e le serie dedicate all'economia domestica a giustificazione della precisa gestione dei consumi (n.d.r. Ibidem.).
L'archivio conserva anche documentazione tipica dell'archivio di persona: è il caso del subfondo Agostino Sieri Pepoli, che raccoglie documentazione prodotta e conservata dal nobile trapanese, nell'arco di oltre un cinquantennio. Allo stato attuale, è possibile tracciare un quadro descrittivo della documentazione facendo riferimento alle attività del produttore Agostino Sieri Pepoli: la gestione delle proprietà e gli studi storici e genealogici compiuti nel corso della sua vita. Questi filoni si riflettono nella struttura e composizione dell'archivio, evidenziando l'immagine e gli aspetti della personalità del produttore.
E' comunque evidente un intervento di Agostino Sieri Pepoli su tutta la documentazione, come denotano i fascc. tematici composti da materiale da lui estrapolato dalle serie omogenee degli archivi dei quali era entrato in possesso.
Fondo per fondo sono state individuate, ordinate ed inventariate inizialmente le serie che risultavano omogenee. E' stato poi preso in considerazione il materiale in apparenza non seriale, per il quale è stato redatto un primo elenco sommario che ha evidenziato raggruppamenti significativi. Sono sempre stati lasciati intatti i fascc. che presentavano una camicia originale o comunque un nesso evidente tra le carte, mentre si è intervenuti sui docc. che non presentavano alcun vincolo.
Parte della documentazione è risultata poi riconducibile alle serie originali già individuate, trattandosi probabilmente di materiale non ricollocato o andato fuori ordine per gli spostamenti subiti dalle carte: si tratta dei fascc. appartenenti alle serie di istrumenti e scritture dei subfondi Ugo Giuseppe Pepoli e Galeazzo Alverde Pepoli.
Si è poi cercato di strutturare l'inventario tenendo conto dei produttori, sia dal punto di vista funzionale sia cronologico.
Sono stati creati sei subfondi, riferiti a chi ha posto in essere la documentazione, a cui sono state collegate le rispettive serie e sottoserie individuate
subfondo - Ugo Giuseppe Pepoli (1330 nov. 26 - [sec. XVIII])
serie - Repertori (1686 - [seconda metà sec. XVII])
serie - Istrumenti e scritture (1330 nov. 26 - [sec. XVII])
serie - Istrumenti e scritture sciolte (1353 lug. 16 - [sec. XVIII])
subfondo - Galeazzo Alverde Pepoli (1303 nov. 16 - [sec. XVIII])
serie - Repertori (1745)
serie - Istrumenti e scritture (1303 nov. 16 - [sec. XVIII])
serie - Processi (1587 nov. 21 - 1770)
serie - Scritture legali (1516 giu. 17 - 1735 gen. 05)
serie - Scritture legali sciolte (1637 - 1795)
serie - Miscellanea contabile e amministrativa (1727 - 1774)
subfondo - Ferdinando Pepoli (1576 apr. 10 - [fine sec. XIX])
serie - Documenti e scritture diverse (1576 apr. 10 - [fine sec. XIX])
sottoserie - Documenti (1576 apr. 10 - [fine sec. XIX])
sottoserie - Scritture diverse (1833 lug. 05 - [fine sec. XIX])
serie - Procure (1871 mag. 22 - 1888 dic. 22)
serie - Amministrazione generale dei beni (1863 feb. 03 - [fine sec. XIX])
sottoserie - Recapiti e riparti dei conti di cassa (1874 mar. 12 - 1893 ott. 26)
sottoserie - Giornali, boscheggi, stati attivi e passivi (1864 set. 10 - 1892 feb. 19)
sottoserie - Giuseppe Donati amministratore (1851 nov. 24 - 1872 dic. 31)
sottoserie - Giuseppe Gamberini amministratore (1868 dic. 31 - 1878 dic. 31)
sottoserie - Paolo Forlai amministratore (1874 dic. 02 - 1882 dic. 31)
sottoserie - Ferdinando Corsini amministratore (1874 gen. 06 - 1886 mar. 24)
sottoserie - Andrea Gasperini amministratore (1887 giu. 01 - 1890 mar. 12)
sottoserie - Vincenzo Barbieri amministratore (1888 set. 01 - 1888 ott. 10)
sottoserie - Luigi Corsini amministratore (1888 gen. 31 - 1891 ott. 31)
sottoserie - Clemente Magli amministratore (1878 set. 11 - [fine sec. XIX])
sottoserie - Alfonso Vaccari amministratore (1890 gen. 01 - 1892 dic.)
sottoserie - Miscellanea di contabilità (1863 feb. 03 - [fine sec. XIX])
serie - Gestione della tenuta Palazzina Pepoli (1858 giu. 27 - 1893 mar. 08)
sottoserie - Amministrazione [1680 - seconda metà sec. XIX]
sottoserie - Libri mastri (1837 - 1892)
sottoserie - Bilanci (1873 -1888)
sottoserie - Giornali e boscheggi (1874 gen. 03 - 1891)
sottoserie - Canapa, granaglie e bozzoli (1885 nov. - 1891)
sottoserie - Bestiame (1885 gen. - 1891)
sottoserie - Operai (1872 - 1893 mar. 08)
sottoserie - Conti di colonia e bestiame (1858 giu. 27 - 1892 feb. 15)
sottoserie - Pigionanti e stipendiati, contratti di colonia e soccida (1870 dic. 23 - 1891)
sottoserie - Assicurazioni (1872 mar. 23 - 1891 nov. 03)
serie - Contabilità domestica (1865 ott. 05 - 1890 dic. 17)
sottoserie - Spese di cucina (1867 mag. 15 - 1871 dic. 31)
sottoserie - Quaderni di spese varie (1888 ago. 27 - 1888 dic. 26)
serie - Scritture relative all'affitto di beni in Crevalcore da parte di Giulio Bassi e Andrea Zacconi (1864
dic. 19 - 1879 giu. 28)
serie - Affari diversi conclusi e pendenti (1810 feb. 16 - [fine sec. XIX])
serie - Ipoteche e censi (1832 ago. 25 - 1884 nov. 11)
serie - Carteggio (1873 nov. 30 - 1890 dic. 12)
serie - Inventari (1872 mar. 31 - 1885)
serie - Miscellanea (1853 ago. 12 - 1890 nov. 08)
subfondo - Carlo Pepoli (1802 dic. 22 - 1882 gen. 16 )
serie - Corrispondenza (1834 lug. 22 - 1882 gen. 16)
serie - Contabilità (1851 mar. - 1881 ott. 21)
serie - Gestione dell'eredità di Rizzardo Pepoli (1802 dic. 22 - 1866 )
subfondo - Agostino Sieri Pepoli (1343 mag. 21 - [inizio sec. XX], con doc. in copia dell'11 novembre 1097)
serie - Carte personali di Agostino Sieri Pepoli [seconda metà sec. XIX]
serie - Contratti e atti legali (1876 gen. 21 - 1898 mag. 02)
serie - Famiglia Pepoli di Bologna. Studi e ricerche (1343 mag. 21 - [inizio sec. XX])
sottoserie - Istrumenti e scritture (1353 mag. 21 - [sec. XVIII])
sottoserie - Atti giudiziari (1610 - 1845)
sottoserie - Amministrazione e contabilità dei Pepoli di Bologna (1609 feb. 16 - 1777)
sottoserie - Corrispondenza spedita e ricevuta dagli esponenti Pepoli di Bologna ([sec. XIV] - [1796] dic. 10)
sottoserie - Alberi genealogici, annotazioni e ricerche per la storia dei Pepoli [fine sec. XVIII - inizio sec. XX]
serie - Famiglia Sieri Pepoli di Trapani. Studi e ricerche (1591 ott. 16 - [sec. XIX])
serie - Corrispondenza (1851 dic. 31 - 1906 giu. 13)
serie - Amministrazione e contabilità (1882 gen. 04 - 1896 ago. 20)
serie - Componimenti musicali [seconda metà sec. XIX - fine sec. XIX]
serie - Fotografie (1867 - [seconda metà sec. XIX])
serie - Miscellanea [sec. XVII-inizio sec. XIX]
subfondo - Carteggio della famiglia Taveggi (1776 dic. 13 - 1883 set. 13)
serie - Lettere ricevute da Agostino Taveggi (1796 mar. 24 - 1817 lug. 03)
serie - Carteggio di Clemente Taveggi (1822 set. 31 - 1883 set. 13)
sottoserie - Lettere inviate (1858 ago. 04 - 1883 set. 13)
sottoserie - Lettere ricevute (1822 set. 31 - 1883 mar. 04)
serie - Carteggio di Carlo Taveggi (1863 mar. 20 - 1883 feb. 16)
sottoserie - Lettere inviate (1882 dic. 15 - 1883 feb. 16)
sottoserie - Lettere ricevute (1863 mar. 20 - 1876 apr. 02)
serie - Miscellanea (1776 dic. 13 - 1882 lug. 21)
E' stato infine creato un nucleo documentario trasversale, il subfondo Scritture generali (1501 giu. 23 - [sec. XIX]) che copre un arco cronologico molto ampio, costituito da meteriale che non è stato possibile attribuire a un produttore in particolare in quanto troppo generico e frammentario. La documentazione è stata ordinata individuando raggruppamenti seriali:
subfondo - Scritture generali (1501 giu. 23 - [sec. XIX])
serie - Istrumenti e scritture (1501 giu. 23 - [sec. XIX])
serie - Repertori di scritture ([1679] - 1697)
serie - Processi [sec. XVI - [sec. XVIII]
serie - Contabilità (1616 giu. 12 - 1803 mag. 24)
serie - Affari d'acque (1522 - [sec. XIX])
serie - Mappe e perizie (1585 feb. 07 - [post 1820 mar. 25])
serie - Inventari (1771 dic. 08, 1799)
serie - Miscellanea [sec. XVII - sec. XVIII]
Il subfondo è stato anteposto agli altri descritti nella struttura in ordine cronologico.
All'interno di ogni serie o sottoserie è stato descritto analiticamente ogni singolo pezzo archivistico. Si è comunque dato conto di volta in volta nelle introduzioni degli interventi operati.
Quando è stato possibile sono stati conservati i contenitori originali.
In caso di mancato condizionamento originario del materiale si è provveduto a sistemare la documentazione in contenitori nuovi.
Note:
Documentazione collegata:Manoscritti B dell'Archiginnasio
La sezione Manoscritti B della Biblioteca comunale dell'Archiginnasio comprende circa 4.500 manoscritti di autore o di argomento bolognese; gli inventari di questa serie sono stati pubblicati a cura di Lodovico Barbieri, Fausto Mancini, Francesco Leonetti, Mario Fanti e Lino Sighinolfi fra il 1933 e il 1990 in nove volumi della collana Inventari dei manoscritti delle biblioteche d'Italia.
In particolare, i mss. B.3298-3317 comprendono documentazione pervenuta alla Biblioteca in seguito al lascito di Agostino Sieri Pepoli ingressato nel 1914-1951
Le opere a stampa facenti parte della libreria personale di Sieri Pepoli (804 volumi ed opuscoli di argomento storico-letterario), pervenute sempre con il medesimo lascito, furono catalogate e collocate nelle diverse sezioni per materia della Biblioteca
Gabinetto dei disegni e delle stampe dell'Archiginnasio
Questa sezione della Biblioteca conserva i dipinti, le incisioni e i disegni, provenienti anch'essi dal legato di Agostino Sieri Pepoli.
Fondo Chiesa di S. Agata in Bologna dell'Archiginnasio
Il fondo Chiesa di S. Agata di Bologna consta di 6 bb. che comprendono documenti relativi a diversi aspetti, prevalentemente economici, della vita della parrocchia di S. Agata in via Castiglione a Bologna (soppressa nel 1806; la chiesa fu demolita nel 1907), il cui giuspatronato spettava alla famiglia Pepoli dal 1698. Si tratta di testamenti, compravendite, locazioni, permute, bilanci, inventari, per la maggior parte in copie dovute a don Bartolomeo Galassi (parroco dal 1711 al 1735), provenienti dall'archivio familiare dei Pepoli. Il fondo è stato consegnato da parte dell'Archivio di Stato di Bologna, nel 1915, a seguito di stralcio dall'archivio Pepoli, depositato nel medesimo anno, presso tale Istituto.
Fondo Giuseppe Pepoli dell'Archiginnasio
Il fondo Giuseppe Pepoli si compone di corrispondenza, appunti, memorie, un diario personale e documentazione amministrativa prodotti da Giuseppe Pepoli e da Paolo Forlai. Nel subfondo Paolo Forlai sono presenti nello specifico la corrispondenza personale del produttore e carte amministrative e contabili relative alla gestione della tenuta Stellata e della tenuta Palazzina Pepoli prima della divisione ereditaria del patrimonio Pepoli tra Gioacchino Napoleone e Ferdinando Pepoli avvenuta nei primi anni 70 dell'Ottocento.
Presso l'Archivio di Stato di Bologna nel fondo della famiglia Pepoli è conservata la parte di archivio familiare depositata nel 1915 dal conte Ercole Gaddi Pepoli e comprendente la documentazione prodotta dal ramo comitale senatorio discendente da Sicinio di Girolamo Pepoli (1528-1555) e dal ramo marchionale discendente da Fabio di Girolamo (1567-1624).
Presso l'Archivio storico dei Musei Civici d'Arte Antica di Bologna, Archivio del Museo civico medievale si conservano 1 reg. e 2 bb. (con documenti datati fra il 1710 e il 1921) contenenti documentazione riguardante la famiglia Pepoli. In particolare si segnala la presenza dell'inventario legale dei beni redatto nel 1710 alla morte di Ercole e Cornelio Pepoli e documentazione riguardante la causa per il possesso dei diritti sugli archivi di famiglia conclusasi nel 1907.
L'archivio gentilizio Pepoli di Trapani conserva corrispondenza, memorie, appunti e documentazione amministrativa prodotta da Agostino Sieri Pepoli durante i periodi della sua vita trascorsi nella sua città natale.
La documentazione è conservata da:
La documentazione è stata prodotta da:
Redazione e revisione:
- Redatta in xDams , 13/01/2009 - 27/06/2014
Bibliografia:
- Giorgetta Bonfiglio-Dosio, Archivi nobiliari e domestici. Conservazione, metodologie di riordino e prospettive di ricerca storica, a cura di Laura Casella e Roberto Navarrini, Udine: Forum, 2000. , pp. 99-114.
- Patrizia Busi, Ascesa e caduta di un banchiere di Antico Regime. Le carte di Antonio Gnudi (1734-1814) nella Biblioteca dell'Archiginnasio. Inventario della documentazione (sec. XVI fine-1880) e indici, «L'Archiginnasio», 2008.
- Baldassarre Carrati, Alberi genealogici delle famiglie di Bologna compilati dal conte Baldassarre Carrati, . BCAB, ms B 720, n. 95 "Pepoli".
- Maria Valeria Cristoferi, Il fattore di campagna nel '700 dal carteggio della famiglia Pepoli, «Quaderni Storici», 1972. , pp. 912-954.
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- Pompeo Scipione Dolfi, Cronologia delle famiglie nobili di Bologna con le loro insegne, e nel fine i cimieri. Centuria prima, con vn breue discorso della medesima citta di Pompeo Scipione Dolfi, Bologna: presso Gio. Battista Ferroni, 1670.
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- Giovanni Fantuzzi, Notizie degli scrittori bolognesi raccolte da Giovanni Fantuzzi. Tomo sesto, Bologna: Stamperia di San Tommaso d'Aquino, 1788.
- Gina Fasoli, Storia di Bologna, a cura di Antonio Ferri e Giancarlo Roversi, Imola: University press Bologna, 1996.
- Giuseppe Guidicini, Alberi genealogici, . Ms. conservato presso la Biblioteca dell'Archivio di Stato di Bologna, "Pepoli"., pp. 95-100.
- L'archivio gentilizio Pepoli di Trapani, Angela Morabito e Leonarda Maria Paladino, Palermo, 2007.
- Roberto Navarrivi, Archivi nobiliari e domestici. Conservazione, metodologie di riordino e prospettive di ricerca storica, a cura di Laura Casella e Roberto Navarrini, Udine: Forum, 2000.
- Notizie, Museo e archivi Pepoli, «L'Archiginnasio», 1910. , p. 195.
- Frammenti di un museo disperso. Il collezionista Agostino Sieri Pepoli e la ricostruzione della sua raccolta bolognese di stampe e disegni, Valeria Roncuzzi Roversi Monaco e Sandra Saccone, Bologna: Arts & Co., 1994.
- Albano Sorbelli, Relazione del Bibliotecario al signor Assessore per la Pubblica Istruzione. Anno 1914, «L'Archiginnasio», 1915. , pp. 11-12.
- Albano Sorbelli, Relazione del Bibliotecario al signor Assessore per la Pubblica Istruzione. Anno 1915, «L'Archiginnasio», 1916. , pp. 6-7.