Città degli archivi

Regnoli Oreste

Forlì 24 novembre 1816 - Bologna 20 febbraio 1896

Intestazioni:

  • Regnoli, Oreste, avvocato, politico, (Forlì 1816 - Bologna 1896)

Descrizione:

Luoghi di residenza e attività: Bologna, esercizio della professione legale e docenza universitaria, 1859 - 1896.

Oreste Regnoli, figlio di Nicola e Luigia Neri, nacque a Forlì il 24 novembre 1816. Dopo gli studi condotti presso il liceo pubblico di Forlì, interrotti per protesta del padre contro il sanfedismo imperante e proseguiti privatamente sotto la guida di Gaetano Rossetti, nel 1839 ottenne la laurea in legge presso l'Università di Roma. Abilitatosi nel 1842 come avvocato rotale si dedicò completamente all'esercizio della professione, in particolare nell'ambito della giurisprudenza civile alternando un appassionato impegno politico con l'adesione alla parte più avanzata dei liberali italiani. Fervente mazziniano, capitano della Guardia nazionale, rappresentante del popolo nella Costituente Romana per il collegio d'Orvieto, dovette nel 1849 lasciare Roma e trovare asilo prima a Firenze poi nel 1853 a Genova dove rimase fino al 1859. Nella città ligure fu molto attivo nell'impegno sia professionale sia sociale: costituì con Giacomo Medici e Filippo Caucci-Molara l'Associazione dell'emigrazione italiana per assistere i malati di cholera, collaborò con il giornale «La Donna», fondato nel medesimo contesto dell'associazione e con il giornale «La libera parola» di Carlo Pisacane. Sotto la dittatura di Farini rivestì la carica di ministro di Grazia e Giustizia del governo provvisorio dell'Emilia operando in tal contesto importanti interventi nelle riforme civile e giudiziarie in relazione all'introduzione dello Statuto Albertino nelle province liberate. L'impegno politico continuò nel Parlamento italiano sedendo sui banchi della sinistra come deputato per quattro legislature ma rifiutò la carica di senatore con nomina regia e non elettiva offertagli in tempi diversi da P.S. Mancini, G. Zanardelli e B. Cairoli. Nominato professore di diritto civile presso l'Università di Bologna, resse la cattedra dal 1859 per oltre trentasei anni, nel contempo fu nominato più volte preside della facoltà di giurisprudenza. Nonostante gli impegni della docenza e della politica continuò ad esercitare l'avvocatura negli studi legali di Bologna, Genova e Roma.
Nel 1875 sposò Maddalena Salvago, vedova Loero. Con il figlio di costei, Emilio, detto Attilio, Loero strinse un forte legame affettivo e professionale tanto che alla morte di Regnoli avvenuta il 20 febbraio 1896, Loero ne ereditò lo studio legale e parte degli effetti personali. Fu lui che raccolse con cura e scrupolo le carte e il patrimonio librario del patrigno, donando in seguito parte del suo carteggio al Municipio di Genova perché fosse conservato presso il locale museo del Risorgimento. Il profondo affetto della città di Bologna fu espresso nella solenne commemorazione del 13 novembre 1897 allorquando venne inaugurata la lapide dettata da Giosue Carducci e affissa sul fronte dell'abitazione bolognese di Regnoli in via S. Stefano 45 che recita: "Qui abitò e nel 20 febbraio del 1896 morì O.R. che onorò giureconsulto l'avvocatura con la dottrina e rettitudine professore l'università con l'insegnamento e alla patria servì combattitore legislatore e reggitore in anni difficili e gloriosi con animo antico a tutti per altezza di intendimenti e gentilezza di costumi carissimo. Era nato in Forlì il 24 febbraio 1816". L'epigrafe fu in parte riproposta e collocata nella cappella funeraria privata presso la Certosa di Bologna. Ancora vivo l'affetto per il giureconsulto, il 13 giugno 1903 presso la Regia Università di Bologna vennero inaugurati il busto opera di Diego Sarti e la lapide "Oreste Regnoli/ giureconsulto di sapere e spirito antichi/ al rinnovato diritto civile della patria/ diede ognora opera e scritti e qui dal 1860 il magistero/ patriota costante austero illibato/ fu della Costituente romana del Parlamento italiano/ e per l'unione dell'Italia/ ministro di Grazia e giustizia nella dittatura Farini./ I discepoli gli ammiratori/ questa Facoltà di Giurisprudenza/ questa Università/ lui qui vogliono proseguire e far segno/ di venerazione perenne./ Nacque in Forlì di Romagna il 26 febbraio 1816./ Morì in Bologna il 20 febbraio 1896" (n.d.r. Sia le lapidi collocate sul fronte dell'abitazione e presso la facoltà di Giurisprudenza sia il busto posto nella stessa sede furono prodotti nell'ambito del Comitato per le onoranze costituitosi nel marzo del 1896. Il Comitato vantava come presidente onorario Giuseppe Ceneri e come presidente effettivo Giuseppe Pigozzi (G. BRINI, Di Oreste Regnoli e del momento odierno del diritto civile. Per l'inaugurazione degli studi nell'Università di Bologna il 18 novembre 1897. Discorso di Giuseppe Brini, professore ordinario di diritto civile, Bologna, Monti, 1898, pp. 49-51).).
L'attività letteraria spaziò dalle pubblicazioni di approfondimenti di temi di diritto civile, ai discorsi parlamentari, alle memorie forensi sino alle lezioni da lui tenute e raccolte dagli allievi.
Morì a Bologna il 20 febbraio 1896.

Avvocato, politico, docente universitario.

Note:

Scheda descrittiva a cura di Giovanna Caniatti redatta nel 2013 nell'ambito del progetto "Una città per gli archivi", promosso dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e dalla Fondazione Cassa di risparmio in Bologna.

Fonti archivistiche:

- BIBLIOTECA COMUNALE DELL'ARCHIGINNASIO DI BOLOGNA, Fondo speciale Giuseppe Ceneri, Lettera di Angelo Bargoni ad Attilio Loero in data 17 gennaio 1897, (b. 1, fasc. 45).


Fonti bibliografiche:

- G. BRINI, Di Oreste Regnoli e del momento odierno del diritto civile. Per l'inaugurazione degli studi nell'Università di Bologna il 18 novembre 1897. Discorso di Giuseppe Brini, professore ordinario di diritto civile, Bologna, Monti, 1898.
Complessi archivistici: Redazione e revisione:
  • Redatta in xDams , 25/01/2013 - 26/06/2013