Intestazioni:
- Ancona, Alessandro, medico, (Oristano 1939 - Bologna 1997)
Descrizione:
Alessandro Ancona nasce a Oristano, allora in provincia di Cagliari, il 28 marzo 1939.Comincia a lavorare come medico praticante interno all'Ospedale psichiatrico Luigi Lolli di Imola fra il novembre 1965 e il gennaio 1967 per mezzo di una borsa di studio.
Psichiatra e neuropsichiatra infantile, primario del Dipartimento di pediatria dell'Ospedale Maggiore di Bologna, assessore in Provincia negli anni della riforma fra il 1975 e il 1980, poi assessore alla sicurezza sociale del Comune di Bologna dal 1980 al 1985 e consigliere comunale dal 1980 al 1990, fu anche presidente dell'Unità sanitaria locale (Usl) n. 27 di Bologna.
Insieme a Gian Franco Minguzzi e a Ferruccio Giacanelli nel 1980 diede vita al Centro di documentazione delle attività dei manicomi provinciali, trasformato nel 1995 nell'Istituzione che oggi porta il nome di Minguzzi.
Muore a Bologna il 9 giugno 1997.
In mancanza di altre notizie biografiche certe, riportiamo la motivazione del premio Provincia 2000 assegnatogli alla memoria dopo la morte:
«L'itinerario professionale e politico di Alessandro Ancona si dipana tra la metà degli anni Sessanta, con le prime esperienze di medico psichiatra nell'Ospedale psichiatrico Lolli di Imola, e la seconda metà degli anni Novanta, con il ruolo di primario di Neuropsichiatria infantile svolto dapprima nell'ambito dei servizi materno-infantili territoriali e da ultimo nel Dipartimento di pediatria dell'Ospedale Maggiore di Bologna.
In questo trentennio ricco di fermenti e di avvenimenti fondamentali per lo sviluppo della nostra società, Alessandro Ancona si è sempre trovato, con ruoli diversi, al centro di ogni esperienza innovativa, di ogni trasformazione metodologica e di ogni dibattito scientifico nell'ambito sociale e sanitario con una particolare attenzione alle problematiche dell'infanzia, dell'handicap e della salute mentale. Agli inizi affronta con preveggenza e spirito pionieristico la reintegrazione nelle famiglie dei bambini collocati in istituti educativo-assistenziali, poi, con logica coerente, intraprende il decentramento sul territorio delle strutture di accoglienza e cura educativa che permetteranno ai bambini di rimanere nel proprio ambiente, frequentare le scuole e le opportunità sociali di tutti i bambini e recuperare così un'esistenza dignitosa ed una prospettiva di integrazione sociale. Vengono poi gli anni in cui contribuisce, prima come teorico, poi come consigliere e assessore provinciale e comunale, alla costruzione della rete territoriale dei servizi socio-sanitari, affidati alla gestione di consorzi tra comuni e Provincia, coinvolgendo il personale provinciale operante nelle istituzioni e nei servizi, le organizzazioni sociali e le istanze politiche del territorio in una battaglia tenace contro l'esclusione delle persone colpite da malattia mentale e per la loro integrazione sociale. Da assessore provinciale alla Sanità nel quinquennio 1975-80 è uno degli iniziatori del processo di deistituzionalizzazione dei malati di mente, uno dei precursori della destrutturazione programmata del manicomio come blocco monolitico: esempio di questa complessa opera sono i primi gruppi appartamento, le vacanze terapeutiche, lo spazio autogestito dell'Ospedale Roncati dove si sperimenta e nello stesso tempo si attua il disegno previsto dalla legge 180 del 1978, poi inclusa nella più generale riforma della sanità. Attraverso tutte queste azioni si giunge, nel gennaio del 1980, al superamento degli ospedali psichiatrici e al passaggio delle strutture e del relativo personale al Servizio sanitario nazionale. Grandi cambiamenti, addirittura rivoluzioni, direbbe qualcuno, che Alessandro Ancona ha realizzato a piccoli passi, a volte spediti, sempre decisi, guidato dalla ferma convinzione di andare nella giusta direzione, supportato da una profondità, di studio e di cultura e dalla elaborazione critica della personale formazione psicoanalitica. Tutto questo unito ad una grande capacità di lavorare in gruppo, di valorizzare i contributi provenienti dagli altri, di coagulare energie ed esperienze diverse, qualunque ne fosse l'origine. Un'eccezionale volontà di fare, di dedicare le migliori energie a un'opera che aveva intuito
fin da studente, una vocazione a spendersi nella sua attività, una facilità di sintesi e di ragionamento, messa a servizio del progetto di contrastare i fattori sociali, culturali e tecnici che determinano le condizioni umane di subalternità, anche attraverso una più elevata umanizzazione dei rapporti tra malati, medici ed istituzioni di cura. In quest'opera di grande respiro, che ha alimentato profonde speranze e accesi confronti, ha speso tutta la sua vita di medico, di pubblico amministratore, di uomo di cultura sensibile e appassionato. É così che vogliamo ricordarlo e sono questi i motivi per cui riteniamo di assegnargli in segno di riconoscimento, di stima e di gratitudine il Premio Provincia di Bologna».
medico, amministratore pubblico
Note:
Scheda descrittiva a cura di Francesco Rosa redatta nel 2015 per l'Istituzione "Gian Franco Minguzzi" della Città Metropolitana di Bologna nell'ambito del progetto "Una città per gli archivi" promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.Complessi archivistici:
- Archivio di Alessandro Ancona , 1952 - 1984 (fondo)
- Redatta in xDams , 19/12/2015 - 29/05/2017