Gerarchia:
Archivio di Giuseppe Ceneri » Attività forense » Cause e pareriDenominazione:
Cause e pareriTipologia:
sottoserieData:
1837 - 1898Consistenza:
194 fascicoli 3 volumi 1 filzaDescrizione:
La sottoserie, che si compone di 198 unità, conserva la documentazione professionale prodotta e ricevuta da Ceneri nell'ambito dell'attività forense che esercitò sia nel campo della giurisprudenza civile che penale nell'arco cronologico 1837-1898. Come avvocato civilista si interessò prevalentemente di diritto delle persone, di famiglia e successorio a fronte di un impegno nell'ambito del diritto penale particolarmente volto alla sfera dei delitti contro la persona (n.d.r. Per un esaustivo quadro sulla sua attività forense si veda R. BONINI, Giuseppe Ceneri. Dal diritto romano alla professione forense in Giuseppe Ceneri: l'avvocato... cit., pp. 89-116; R. POGGESCHI, Giuseppe Ceneri nel foro. I processi civili, ibid., pp. 117-132). In forma preminente sono conservati in questa serie i contributi propriamente tecnici prodotti da Ceneri, dai collaboratori dello studio legale e dai colleghi esterni in sinergia con i quali si istruirono le cause di maggior impegno; in particolare sono presenti memorie, sentenze e pareri talora accompagnati oltre che da documentazione di sostegno ai singoli voti (appunti e promemoria), anche dal carteggio e dalle note di pagamento dei relativi clienti.Storia archivistica:
Redazione inventario:referente ente conservatore: dott.ssa Anna Manfròn
Criteri di ordinamento:
La documentazione riunita in questa sottoserie era conservata in forma organica nelle buste numerate dalla n. 4 alla n. 9 create a seguito del riordinamento degli anni venti del novecento. Al completamento di una analitica ricognizione non si è individuato alcun tipo di ordinamento originario infatti il materiale, privo di segnature, era disposto approssimativamente in ordine cronologico secondo una datazione non di rado imprecisa, riportata sulla camicia del fascicolo; in più, in base alle informazioni desunte dai registri d'ingresso della biblioteca, le carte afferenti a questa sottoserie vennero acquisite in fasi e tempi diversi. La documentazione risulta alquanto lacunosa, (1) di fatto non sono attestati casi in cui sia possibile ricostruire l'intero iter processuale di una causa; ciò, aldilà delle vicende occorse alla documentazione che sicuramente hanno inciso profondamente, è connesso in particolare allo svolgimento delle fasi di lavoro di una pratica legale che prevedeva in alcuni casi nel suo stadio conclusivo la redazione a stampa, anche in limitate copie, dell'elaborato finale, consentendo così da un lato di fissare nel tempo le risultanze di un'azione legale, dall'altro di affievolire l'interesse per la conservazione della documentazione che per lo più consisteva in copie manoscritte preparatorie delle difese da presentarsi nei dibattimenti processuali. Raffaele Poggeschi in questo senso puntualizza che "E' stata certamente, la posizione di indiscussa autorità acquisita da Ceneri nel contesto della società civile in cui agiva, a propiziargli una situazione che hanno vissuto pochi altri avvocati del suo tempo, quella di veder pubblicate le proprie difese, singole ma soprattutto raccolte in volumi, e quindi diffuse tra un pubblico certamente non esiguo di lettori, al di là di coloro che le avevano percepite dal vivo o ne erano stati informati da effimere e succinte cronache giornalistiche". Tale consuetudine era sicuramente favorita dalla fama del giurista nondimeno dal fatto che Ceneri fosse chiamato a patrocinare persone ed enti in controversie di elevata complessità tecnica e di vasta risonanza sociale.Nondimeno trova un'altra parallela spiegazione della lacunosità della documentazione, l'ammissione della distruzione delle carte di studio da parte del bibliotecario Albano Sorbelli. Nella relazione dell'anno 1918 sostiene infatti riferendosi alla carte di "studio" che "di quest'ultime molte vennero distrutte in quanto che rappresentavano solo degli interessi di privati".(2)
A seguito di tali valutazioni e sulla scia dell'ordinamento rinvenuto, sono stati mantenuti fascicoli per oggetto (ogni unità fascicolo contiene al suo interno le carte relative ad un singolo parere prodotto, ad una singola causa anche nei vari sviluppi processuali); alla sequenza delle unità archivistiche è stato poi applicato un rigoroso ordine cronologico che, contrariamente alla consuetudine archivistica, prende come elemento di riferimento in un intervallo, il secondo termine, ritenuto l'elemento più qualificante nello sviluppo di un processo giuridico; si sono lasciati altresì in coda alla sottoserie i fascicoli a cui non è stato possibile attribuire una certa datazione. Per ciascun fascicolo sono riportati il titolo, gli estremi cronologici, la consistenza, il contenuto e le note. In particolare il titolo, quando attribuito, si compone di: contesto del giudizio (vertenza, causa, parere), identificazione del cliente che ha richiesto un parere oppure, se vertenze e cause, delle parti concorrenti separate da lineetta; inoltre nel medesimo campo "titolo" quando è stato possibile individuare con certezza i rispettivi legali, sono stati indicati tra parentesi tonde di seguito all'identificazione dei corrispondenti clienti. Nel campo contenuto è stata data una descrizione analitica con informazioni relative anche all'oggetto del contendere. In nota sono segnalati i casi di documenti in cattivo stato di conservazione nonché le accertabili lacune, la presenza della versione definitiva ms. di un elaborato pubblicato e l'indicazione della responsabilità di Ceneri come autore (desunta da elementi estrinseci quali grafia e sottoscrizione). Si segnala la residua presenza di camicie originali con indicazione tipografica "Studio dell'avvocato Giuseppe Ceneri. Causa fra...e...Avanti..." recanti, talora, segnature originarie di cui si è conservata traccia nel campo dedicato.
Note:
(1) Non di rado dai singoli appunti ms. non è stato possibile neppure desumere le parti in causa oppure individuare i clienti a favore dei quali è stato elaborato un parere.(2) Cfr. A. SORBELLI, Relazione del bibliotecario al signor assessore per la Pubblica Istruzione. Anno 1918, in «L'Archiginnasio», XIV (1919), p. 11.
La documentazione è conservata da:
Persone:
Enti:
- L'Archiginnasio
- Studio dell'avvocato Giuseppe Ceneri
Redazione e revisione:
- Redatta in xDams , 05-05-2008 - 10/07/2013