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William Wilson

Gerarchia:

Archivio sonoro di Radio Tau (descrizione parziale) » Programmazione radiofonica 1989 » Il sottile piacere della paura » William Wilson

Denominazione:

William Wilson

Altri titoli:

Il sottile piacere della paura n. 5 (Titolo testata)

Tipologia:

multimedia

Tipologia di media:

audio

Consistenza:

1 C90
file digitale 372.439.908; file digitale 33.785.268

Descrizione estrinseca:

C90, Originale, 2 ch, Due tracce, DolBY C

file digitale, Duplicato, AUDIO/WAV, 44.1 KHz, 16, WAV, Uncompressed, 2 ch
file digitale, Duplicato, AUDIO/MP3, 44.1 KHz, 128, MP3, MPEG-1 layer 3, 2 ch

Segnatura:

nastro analogico: P125_03

Tipologia materiale:

originale

Genere:

registrazione radiofonica

Specifica del genere:

musica e parlato

Codifica:

analogica

Estensione file:

AUDIO/MP3

Supporto:

C90

Durata:

C90, 00:35:11 hh:mm:ss; file digitale, 00:35:11 hh:mm:ss; file digitale, 00:35:11 hh:mm:ss

Traccia audio:

Due tracce, DolBY C

Lingua:

italiana

Contenuto:

In questa puntata, le letture sono liberamente tratte dall'opera "William Wilson" di Edgar Allan Poe (n.d.r. Citazione tratta da http://it.wikipedia.org/wiki/William_Wilson_(racconto).):

William Wilson era un ragazzo che inizia la sua narrazione dalla sua scuola, in Inghilterra. [...] Qui Wilson trascorse maggior parte della sua vita serenamente, lui era considerato il "capetto" degli altri ragazzi perché era abilissimo nel parlare e nell'inventare terribili scherzi; l'unico però, che non si sottometteva ai suoi ordini era un suo omonimo, appunto William Wilson, che invece si ribellava, osava ridire sempre qualcosa su ciò che diceva il protagonista e questo creava nell'ultimo un notevole imbarazzo tanto che i due erano soliti battibeccare spesso. [...] Una notte, verso la fine del quadrimestre scolastico, il protagonista decise di mettere in atto una delle sue cattiverie sul suo terribile omonimo e così si dirige nella sua stanza ma, avvicinandosi al suo letto, si accorge che i suoi lineamenti erano quasi uguali ai suoi, che non si era mai accorto anche della statura pressoché identica e del fatto che erano entrati tutti e due lo stesso giorno in collegio, sotto stesso nome e egli copiava la sua camminata, il suo modo di comportarsi e vestirsi. Questo lo spaventò moltissimo e decise di scappare da quell'ambiente e, soprattutto da quell'odioso ragazzino sempre superiore in lui nel correggerlo.
Trascorse pochi mesi nel collegio di Eton (Inghilterra), qui smorzò quasi completamente i ricordi della scuola di Bransby; William Wilson cominciò a condurre una vita dedita al gioco, agli sprechi e al denaro. Un giorno organizza un'orgia segreta con molti sui compagni di collegio: il vino colava a larghi fiotti e non mancavano continue seduzioni quando bussò alla porta un qualcuno, William andò ad aprire ed entrò una persona nascosta quasi completamente dall'ombra di cui si intravedeva solo la sagoma ma che diede modo di fargli scoprire chi fosse: era l'altro William Wilson!
Questo accaduto scosse molto il nostro protagonista che dopo poco tempo decise di progettare una partenza per Oxford [...] Qui Wilson fa conoscenza di Glendinning che lo introduce al gioco e lo fa indebitare di una forte somma con il gioco dell'encarté, in quel tempo di moda, ma, durante una nottata di puro gioco in compagnia, fa di nuovo la sua comparsa l'altro William Wilson che svela ben presto i trucchi usati dal protagonista per vincere sempre e far indebitare i suoi avversari. Il protagonista è quindi cacciato e umiliato da tutti e decide di partire per Parigi e cercare di cambiare vita, ma invano.
Durante una festa in maschera al carnevale di Roma si presenta di nuovo il suo odiato nemico dallo stesso nome e cognome e lo sfida a duello; la lotta non è lunga e ad una piccola distrazione il protagonista riesce a vincere ma scopre di trovarsi davanti ad uno specchio, quando parla anche l'altro parla e il testo si conclude con la fatidica frase: "Tu hai vinto ed io muoio. Ma d'ora innanzi anche tu sei morto, morto al mondo, al Cielo e alla speranza! Tu esistevi in me, ed ora tu vedi nella mia morte, in questa stessa immagine che è la tua, come abbia assassinato te stesso!".

Note storico critiche:

La puntata è andata in onda, in replica, nei seguenti giorni: 20 settembre 1989, 23 novembre 1989, 31 ottobre 1990, 31 luglio 1992, 4 agosto 1993, 3 marzo 1994, 17 maggio 1996.

Produzione:

Dati di edizione:
1989 lug. 12

Realizzazione:

autore, Collina, Margaret; conduttore/presentatore, Collina, Margaret; narratore, Venturi, Stefano; tecnico del suono, Martini, Gian Luca; editore, Radio Tau

Detentore dei diritti:

Radio Tau

La documentazione è conservata da:


Persone:


Enti:

  • Radio Tau; editore

Redazione e revisione:

  • Redatta in xDams , 25-10-2012 - 26/04/2018

IT.CPA.SN0005.0000101.0001

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