Gerarchia:
Archivio di Jean Louis Protche » "Linee varie" » Linea da Firenze a RavennaDenominazione:
Linea da Firenze a RavennaSegnatura:
Numero di corda 15Altre segnature:
- Posizione fisica: busta 33; fascicolo 7
Data:
[1845-1865]Consistenza:
cc. 3; elaborati grafici (sezione speciale) 11Descrizione:
Riduzioni di mappe e piante dei progetti della linea ferrata da Firenze a Ravenna per Faenza e Forlì realizzati da padre Giovanni Antonelli (1818-1872) e carte topografiche di alcuni comuni del territorio.All'interno si trovano:
- 2 distinte di spese, n. 22 e n. 81, intestate all'ingegner Perry, del "Grand hôtel Brun (pension suisse) Bologne avec table d'hôte et service particulier ..." (1861 maggio 1-1861 agosto 10);
- "Provincia di Forlì. Strada ferrata di Forlì a Firenze. Memoria di forniture diverse" e "Note delle giornate impiegate dal al per i studi", 2 moduli in biancodi distinta delle spese.
La documentazione si trovava all'interno del fasc. intitolato: "Manoscritti Protche XXXVIII. 12. Provincia di Forlì Strade ferrate da Forlì a Firenze. Memorie di spese per gli studi, carte 4".
Descrizione estrinseca:
fascicoloNote storico critiche:
Cfr. Giovanni Antonelli, Delle vere condizioni degli andamenti per via ferrata da Firenze a Ravenna per Faenza e Forlì. Relazione della R. Commissione incaricata di proporre la scelta di uno fra quelli ed altri analoghi andamenti di ferrovia,Firenze, Tipografia Calasanziana, 1862.Tra i molti progetti presentati per la costruzione della cosiddetta linea Faentina, quello forse più praticabile era quello del padre Giovanni Antonelli che prevedeva di risalire la valle dell'Arno fino a Pontassieve, poi il fiume Sieve e valicare le montagne lungo la direttrice Dicomano - Villore (frazione di Vicchio) - Marradi, proseguendo poi lungo la valle del fiume Lamone fino a Faenza.
Il tracciato era abbastanza semplice, sfruttava gli ampi fondovalle tranne che per circa 10-15 km all'altezza del crinale appenninico.
La linea progetta doveva costituire il collegamento tra la zona della pianura padana, attraverso la dorsale appenninica, verso Firenze e Roma.
Agli inizi degli anni Quaranta del XIX secolo infatti nel Granducato di Toscana si cominciavano a costruire le prime ferrovie lungo le facili direttrici interne, ma già si pensava a come poter valicare la catena degli Appennini.
Nei dieci anni successivi le discussioni furono animate, ma alla fine le preferenze andarono al tracciato Pistoia-Bologna che, seppur molto più impegnativo nella parte toscana, era più corto e poteva sfruttare la già esistente ferrovia Ferrovia Maria Antonia. Per avere un collegamento ferroviario diretto tra Firenze e Bologna si sarebbe dovuto aspettare il 1924 con l'apertura della cosiddetta "direttissima".
Il 9 novembre 1880, mentre ancora la questione dell'avvicinamento a Firenze non era stata risolta, anzi era oggetto di intensi dibattiti parlamentari, cominciarono i lavori da Faenza verso Marradi, che fu raggiunta il 26 agosto 1888.I lavori della tratta Firenze-Borgo San Lorenzo iniziarono nel 1884 e si conclusero l' 8 aprile 1890. Il 31 maggio 1890 si iniziarono anche i lavori della tratta centrale, quella tra Borgo San Lorenzo e Marradi, che sicuramente era la più impegnativa, prevedendo numerose gallerie. L'intera opera fu inaugurata il 23 aprile 1893.
La documentazione è conservata da:
Redazione e revisione:
- Redatta in xDams , 02/03/2011 - 27/03/2012