Città degli archivi

Provincia S. Antonio dei Frati Minori

“Corrografia delli conventi de minori osservanti e riformati della Provincia detta di Bologna”

Quadro con ritratti dei Ministri della Provincia di Cristo Re dei frati Minori dell’Emilia-Romagna

Transunto, in copia autentica, della bolla di Giulio II emanata il 3 novembre 1511 con cui concede privilegi ed esenzioni ai frati minori dell'Osservanza

Progetto dell’ingegnere Carlo Barbieri del convento di S. Antonio di Padova (Bologna)

I frati minori del convento di S. Antonio da Padova al lavoro per la costruzione dell’Antoniano di Bologna

Convento di S. Cataldo di Modena

Il Piccolo Coro Mariele Ventre dell’Antoniano di Bologna

Lo Zecchino d’Oro, rassegna canora inaugurata nel 1959

Distribuzione del pane nel chiostro del convento

Fondo della Famiglia Ferroni. Veduta del Partenone di Atene

L'Archivio storico della Provincia di S. Antonio dei Frati Minori, conserva fondi di natura propriamente religiosa quali quelli delle ex Province minoritiche, dei conventi soppressi e delle carte personali dei frati minori defunti; ma, insieme ad essi,  anche documentazione e fondi di famiglie e di laici pervenuti in eredità o grazie a donazioni, nonché singoli manoscritti di argomento teologico, storico, geografico e scolastico dal XV al XX secolo, autografi di personalità.

Fra il 1999 e il 2003 la Provincia di Cristo Re, grazie al contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, ha condotto un primo significativo intervento di ordinamento e descrizione dei fondi conservati presso il proprio archivio storico, che è proseguito pochi anni dopo quando essa ha aderito al progetto “Città per gli archivi”, realizzando la descrizione informatizzata di un buon numero di propri fondi. Nel progetto è stato coinvolto anche l’Antoniano dei frati minori (ente dipendente dalla Provincia di Cristo Re), che conserva documentazione relativa alle attività svolte dall’ente, rinomato senza dubbio per la rassegna canora dello Zecchino d’oro e la fortunata trasmissione televisiva della “Banda dello Zecchino”; ma anche documentazione relativa alle attività caritative e sociali e a quelle culturali come l’Accademia d’arte drammatica e le mostre d’arte; per tale ragione si conservano le carte di artisti (famiglia De Maria, Cleto Tomba, Lorenzo Ceregato) e di fotografi (Aldo Salmi). In archivio si conserva una significativa raccolta fotografica che documenta cronologicamente le attività dell’Antoniano declinate in diversi ambiti.

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