Gerarchia:
Archivio fotografico della Provincia minoritica di Cristo Re dei frati minori dell'Emilia Romagna » Chiese, conventi e monasteri fotografati da Aldo Salmi » R. Emilia - S. AntonioDenominazione:
R. Emilia - S. AntonioNote al titolo:
Fonte del titolo: iscrizioneSegnatura:
scatola 50 AS.33_Cassetto 2Data:
[1965 - 1970]Note alla data:
analisi dei referentiConsistenza:
33 positivoDescrizione:
La raccolta di fotografie è relativa alla chiesa e al convento di S. Antonio di Padova della Provincia di Cristo Re a Reggio Emilia.Sono presenti:
- vedute dell'area urbana in cui è stata eretta la chiesa tra il 1963 e il 1964, il piccolo convento sorto lì vicino nell'anno successivo e il complesso che ospita le opere parrocchiali, il tutto organizzato in omogeneità architettonica in uno stile molto semplice;
- vedute degli interni della chiesa semplici e austeri, in particolare dell'altare maggiore, il pavimento in pietra, le pareti a mattoni faccia a vista, le colonne e le capriate in cemento nudo;
- vedute dell'edificio che ospita il convento, degli spazi esterni che lo circondano e del chiostro;
- fotografie relative ad alcuni lavori di scavo nei pressi del complesso;
- scorci e particolari della torre campanaria in mattoni.
Descrizione estrinseca:
albumLe stampe che costituiscono l'album, prima del loro ricondizionamento con materiali certificati per la conservazione fotografica, erano inserite in buste di plastica trasparente contenute in un raccoglitore con legatura di perni d'ottone di dimensioni 26x32x4 cm. in simil pelle bordeaux. Sul dorso di questo era presente un'etichetta adesiva recante l'iscrizione ms. "R. Emilia - S. Antonio".
Sul verso di alcune delle stampe sono presenti il timbro "Aldo Salmi. Fotoservizi. Stampa - Attualità. Via Baruzzi n. 10 ... Bologna" e la numerazione ms. "1-10".
Formato:
18x24 cm
Caratteristiche tecniche:
b/n
gelatina bromuro d'argento/carta
Note storico critiche:
Autore delle fotografie:Salmi, Aldo, fotografo principale; fotografo non identificato, fotografo principale
L'attuale presenza dei Frati Minori nella città di Reggio Emilia si collega a quella anteriore degli Osservanti.
Nel 1438 i Minori Osservanti furono chiamati dalle autorità cittadine ad occupare il semi diroccato complesso della chiesa e del monastero di S. Spirito, già , appartenuto ai monaci di S. Marco di Mantova fuori Porta Castello. Gli edifici furono ripristinati e gli Osservanti ebbero forte incidenza nella vita della città: nel 1494 fondarono il Monte di Pietà (Bernardino da Feltre) e nel 1514 il Pio Monte della Farina (Raffaele da Venezia).
Nel 1551 Ercole, Duca di Ferrara, Modena e Reggio atterrò tutti gli edifici che si trovavano all'esterno della cinta fortificata della città. I Frati Minori Osservanti, con la somma ricevuta come indennizzo, acquistarono un'area all'interno della cinta, nella zona di S. Maria di Morula, dove costruirono una nuova chiesa e un nuovo convento di S. Spirito.
Nel 1783 la comunità di S. Spirito fu soppressa dal Duca di Modena e Reggio Ercole III (influsso della corte di Vienna, che aveva promulgato le infauste leggi giuseppine). I frati ebbero tre giorni di tempo per abbandonare il luogo.
Dopo il periodo della soppressione napoleonica, il Duca di Modena Francesco IV richiamo gli Osservanti ed affidò loro il magnifico complesso della B.V. della Ghiara (18 maggio 1820).
A causa della soppressione italiana i Minori Osservanti lasciarono S. Maria della Ghiara e Reggio Emilia nel 1866.
Circa cento anni dopo, il 7 aprile 1960, i Frati Minori della Provincia di Cristo Re ritornarono a Reggio nella sede della neo-eretta parrocchia di S. Antonio di Padova, affidata dal Vescovo di Reggio ai frati. Si trattava di un capannone prefabbricato di 20 metri di lunghezza, 8 metri di larghezza, 4 di altezza, nella zona del villaggio INA, recentemente realizzato.
Questa chiesetta fu sostituita da un'altra ancora provvisoria, fino a che il 14 giugno 1963 fu posta la prima pietra della chiesa definitiva, opera del1'architetto Enea Manfredini. Nel 1964 la chiesa era già in funzione.
La chiesa è molto originale e "francescana". Si presenta esternamente dimessa, ma con il suo pronao esastilo e la torre campanaria echeggia il tempio cittadino di S. Prospero. L'interno e semplice e austero, con il pavimento in pietra, le pareti a mattoni faccia a vista, le colonne e le capriate in cemento nudo.
Accanto alla chiesa è stato costruito un conventino, che, iniziato nel luglio 1964, era terminato sulla fine del maggio dell'anno successivo. E' stato pure realizzato il complesso per le opere parrocchiali. Un tutto organizzato in omogeneità architettonica (n.d.r. BERARDO ROSSI, I conventi della Provincia dei frati minori dell'Emilia Romagna, Bologna, 1994, pp. 59-60.).
Talvolta sono presenti più copie di una stessa fotografia.
Stato di conservazione:
buonoLa documentazione è conservata da:
Persone:
- fotografo non identificato ; fotografo principale
- Salmi Aldo; fotografo principale
Redazione e revisione:
- Redatta in xDams , 11-04-2014 - 05/11/2014