Indirizzo:
via Guido Guinizelli, 340125 Bologna
Contatti:
email: archivio.bologna@fratiminori.ittelefono: 0514290807
Sito web:
https://fratiminorier.it/Descrizione:
ProvinciaNel 1209 san Francesco mandò i suoi primi compagni Bernardo da Quintavalle e Pietro Cattani a Bologna. Quando nel 1217 fu determinata la divisione ufficiale delle Province religiose, la città felsinea fu designata come sede provincializia di quella circoscrizione che si chiamava Lombardia e che comprendeva tutta l'Italia settentrionale, da Genova a Venezia, da Torino a Rimini.
Nell'assetto dell’Ordine dei frati minori, ben presto l'entità Lombardia si frazionò e la Provincia di Bologna alla fine del secolo XIII corrispondeva più o meno agli attuali confini della regione Emilia Romagna.
Anche nella Provincia di Bologna l'Ordine francescano visse il travaglio delle varie Riforme. L'attuale stato della Provincia di Cristo Re si ricollega esclusivamente ai due rami degli Osservanti e degli Osservanti Riformati.
A pochi anni dall’Unione delle Province voluta da papa Leone XIII (1897), con decreto della Congregazione dei Religiosi del 1911, si ricostituivano distinte le due ex Province Osservante e Osservante Riformata costituendo rispettivamente la Provincia del SS. Redentore e quella di S. Caterina da Bologna, le quali peraltro venivano unite di nuovo nel 1946, con la denominazione di Provincia di Cristo Re dei frati minori dell'Emilia.
All’interno dell’Ordine dei Frati Minori le Province di Cristo Re (Emilia-Romagna), di S. Antonio (Veneto e Friuli Venezia Giulia), di S. Bonaventura (Piemonte), di S. Carlo Borromeo (Lombardia), del S. Cuore della B.V. Maria (Liguria), di S. Vigilio (Trentino) hanno iniziato un cammino di collaborazione interprovinciale negli anni ’90, a partire dal campo della formazione iniziale. Queste Province hanno avviato un cammino per costituire una nuova Provincia ofm nel Nord Italia, con lo scopo di riqualificare la vita fraterna e rendere possibile una rinnovata ed originale presenza francescana nel Nord Italia. Il 16 maggio 2016 è stata data lettura del decreto del Ministro generale per la nascita della nuova Provincia, il cui nome è Provincia S. Antonio dei Frati Minori.
Archivio
Nel 1968 fu costituita una Commissione provinciale per gli archivi e le biblioteche perché rilevasse interventi e soluzioni di situazioni problematiche legate alla salvaguardia e alla sistemazione del patrimonio librario e documentario. A distanza di due anni, nel 1970, la Commissione espone nella relazione presentata al Capitolo provinciale le proprie conclusioni sulla mappatura condotta nei conventi della Provincia, constatando come il patrimonio librario e archivistico sia «inutilizzato», «conservato piuttosto male (in qualche convento, pessimamente) e in ambienti non adatti», «esposto al permanente e grave pericolo di lento deperimento»; e soprattutto come, rispetto alle biblioteche, «il fondo archivistico - fonte insostituibile per ricostruire il passato - costituisca il patrimonio più pregiato, ma sia peggio conservato e talvolta incustodito». La Commissione si dimostra contraria alla «inamovibilità» e alla «sterile conservazione» del patrimonio, e la proposta di una «concentrazione» si connota non come una mera e semplice operazione di deposito in uno o più luoghi in nome della salvaguardia, ma piuttosto come la possibilità di valorizzare tale patrimonio mettendolo a disposizione degli studiosi.
La proposta di «concentrazione» viene ufficialmente sancita nel Capitolo provinciale celebrato nel 1973, dove si delibera «la costituzione di un Archivio storico adeguatamente strutturato e funzionale per tutta la Provincia». Nel corso degli anni successivi si susseguono indicazioni e pareri favorevoli per l'attuazione definitiva e concreta della nuova sede e della concentrazione in essa dei fondi delle due ex Provincie (SS. Redentore e S. Caterina), di carte e documenti di conventi soppressi (in particolare dei soli conventi dove, dopo la soppressione napoleonica e sabauda, i frati minori non vi hanno più fatto ritorno), di manoscritti e di memorie di religiosi, ma i propositi rimangono tali.
Nel 1983. P. Sante Celli, archivista provinciale, propone al Definitorio provinciale, in vista della ristrutturazione dei locali della Curia provinciale, l'individuazione di un locale per la sistemazione dell'archivio: «adatto alla conservazione», «sufficiente ad accogliere il materiale», «sicuro dal pericolo dei ladri», «attrezzato per la consultazione». Non solo, si prospetta l'idea di «convogliare nell'Archivio provinciale gli archivi storici dei conventi: di quelli che vengono abbandonati [...] ma anche di quei conventi che hanno l'archivio storico negletto o abbandonato». A differenza del passato, si fa strada la necessità di un vero e proprio archivio di concentrazione e non più solo di un archivio storico dove raccogliere «i manoscritti più importanti».
Nel 1999, presso la Curia provinciale fu individuato un locale che potesse da una parte accogliere la documentazione acquisita e prodotta dalla Provincia di Cristo Re dal 1946, i fondi dei conventi abbandonati e, finalmente, l'archivio della Provincia Riformata poi di S. Caterina, ancora conservato presso il convento di S. Paolo in Monte di Bologna. Per tale motivo, su sollecitazione del Definitorio provinciale ai superiori dei conventi, vengono fatte depositare carte di religiosi defunti, spezzoni di archivi conventuali e manoscritti che si trovavano ancora nei conventi.
A seguito della fusione delle Province francescane dei frati minori delle regioni dell'Italia settentrionale, avvenuta nel 2016 e riconosciuta il 23 febbraio 2017 con decreto della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica, il 9 gennaio 2018 con delibera del Definitorio della Provincia Sant'Antonio dei frati minori è stato costituito l'Archivio storico della Provincia Sant'Antonio dei frati minori che raccoglie la documentazione prodotta e acquisita dall'ente nell'esercizio delle proprie funzioni. A partire da tale data, l'Archivio storico di Cristo Re è diventata una sezione distaccata dell'Archivio storico della Provincia Sant'Antonio dei frati minori.
Orario di apertura al pubblico:
Lunedì - Venerdì 9.30.12.30 /14.30-17.00Periodo di chiusura: 1-31 Agosto (pausa estiva) 23 Dicembre - 7 Gennaio (pausa natalizia)
Complessi archivistici:
- Archivio della famiglia Ferroni , [1860] - 1982 ago. 03 (fondo)
- Archivio della famiglia Pozzi , [fine sec. XVII] - 1936 (fondo)
- Archivio della Provincia osservante di Bologna, poi del SS. Redentore di Bologna , 1458 - 1946 (fondo)
- Archivio della Provincia osservante riformata di Bologna, poi di S. Caterina di Bologna , 1506 - 1946 (fondo)
- Archivio di Alessandro Morelli , 1820 - 1868 mar. 22 (fondo)
- Archivio di Anna Evangelisti , 1882 - 1945 ago. 30 (fondo)
- Archivio di Callisto Ghigi , 1858 feb. 05 - 1902 ago. 03 (fondo)
- Archivio di Cosimo Morelli , 1758 mar. 14 - 1811 ago. 31 (fondo)
- Archivio fotografico della Provincia minoritica di Cristo Re dei frati minori dell'Emilia Romagna , 1860 - [2013] (fondo)