Gerarchia:
Archivio fotografico della Provincia minoritica di Cristo Re dei frati minori dell'Emilia Romagna » Chiese, conventi e monasteri fotografati da Aldo Salmi » Modena - S. CataldoDenominazione:
Modena - S. CataldoNote al titolo:
Fonte del titolo: iscrizioneSegnatura:
scatola 49 AS.26_Cassetto 1Data:
[1970 - 1975]Note alla data:
analisi dei referentiConsistenza:
51 positivoDescrizione:
La raccolta di fotografie è relativa alla chiesa e al convento di S. Cataldo della Provincia di Cristo Re a Modena.Sono presenti:
- vedute della facciata principale della chiesa e dell'area urbana circostante;
- particolari architettonici e decorativi il portale della chiesa;
- vedute degli interni della chiesa, in particolare della navata centrale e dell'altare maggiore;
- fotografie relative ad alcuni lavori di ricostruzione di una porzione di convento;
- vedute aeree della zona in cui sono edificati la chiesa e il convento;
- fotografie aeree di alcuni lavori di ricostruzione delle coperture dei tetti del convento;
- scorci del campanile con orologio costruito tra ilò 1904 e il 1907 su disegno dell'architetto Carlo Barbieri, cui si deve anche il disegbno della chiesa in stile gotico del Novecento e fotografie delle campane montate sullo stesso.
Descrizione estrinseca:
albumLe stampe che costituiscono l'album, prima del loro ricondizionamento con materiali certificati per la conservazione fotografica, erano inserite in buste di plastica trasparente contenute in un raccoglitore con legatura di perni d'ottone di dimensioni 26x32x4 cm. in simil pelle bordeaux. Sul dorso di questo era presente un'etichetta adesiva recante l'iscrizione ms. "Modena - S. Cataldo".
Sul verso di alcune delle stampe è presente la numerazione ms. "1-47", di cui risultano mancanti le stampe n.: 12 e 15.
Formato:
18x24 cm
Caratteristiche tecniche:
b/n
gelatina bromuro d'argento/carta
Note storico critiche:
Autore delle fotografie:fotografo non identificato, fotografo principale
Nel 1702 il Duca di Modena Rinaldo I d'Este insediò i Frati Minori Riformati nella parrocchia dei Santi Cataldo e Giacomo, a nord-ovest della città, a due km. dal centro. La chiesa, nella sua ultima ristrutturazione, risaliva al 1563.
La casa parrocchiale venne adattata dai frati a convento, ma poi venne demolita e venne costruito un nuovo convento, la cui prima pietra fu posta il 12 giugno 1718 (terminato solo nel 1755).
Spogliati del convento nella soppressione napoleonica (1810), i frati poterono ritornarvi, ma ne vennero nuovamente estromessi dalla soppressione italiana. Resto loro 1'abitazione per i responsabili della parrocchia, mentre il restante convento venne adibito ad usi scolastici. Solo dopo la seconda guerra mondiale ritorno completamente ai religiosi.
Alla fine del secolo XIX i frati avevano pero ripreso 1'uso completo del convento, come affittuari per la parte non di loro proprietà.
La chiesa, divenuta ormai cadente, venne demolita e il 2 agosto 1880 venne posta la prima pietra dell'attuale. In breve terminata, fu consacrata il 1 ottobre l882. Su disegno del modenese Carlo Barberi, e di stile gotico del Novecento, a tre navate.
Dello stesso ingegnere è il campanile costruito negli anni 1904-1907.
Il convento fu sede dello studentato filosofico (Liceo) prima del secondo conflitto mondiale e sede del Collegio Serafico poi (in questo periodo fu possibile riacquistare la proprietà dell'intero complesso).
Nel 1960 le funzioni parrocchiali sono state trasferite alla nuova chiesa di S. Antonio di Padova in Cittadella. Il 12 febbraio 1992 grande parte del convento e dell'area pertinente e stata ceduta in comodato alla diocesi di Modena che vi ha realizzato un'imponente opera sociale "Porta Aperta", a beneficio specialmente degli extra-comunitari.
La chiesa di S. Cataldo ha anche la caratteristica di "santuario" perche vi si venera (cappella a sinistra dell'altare maggiore) l'immagine della Madonna del Murazzo. La Madonna del Murazzo è cosi chiamata perché si trovava su di un antichissimo muro, a meno di un chilometro da Modena, fuori Porta S. Agostino, lungo la Via Emilia, fattavi dipingere nel 1644 da Camillo Vignoli, cittadino modenese, e ciò in riconoscenza alla Vergine per averlo scampato da morte, un giorno che, sbalzato di sella da un furioso cavallo, andò ad urtare col capo su di un macigno, poco lontano dal suddetto muro. L'immagine della Madonna è dipinta su d'una tavoletta di pioppo, ha in braccio il Bambino in atto di benedire con una mano e di sostenere il mondo con l'altra.
Nella chiesa di S. Cataldo sono sepolti il Servo di Dio P. Candido Barbieri (1819-1907) e Maria Regina Pedena (1812-1827) la "Santa Maria Goretti modenese", giovane martire della purezza (n.d.r. BERARDO ROSSI, I conventi della Provincia dei frati minori dell'Emilia Romagna, Bologna, 1994, pp. 43-44.).
Talvolta sono presenti più copie di una stessa fotografia.
Stato di conservazione:
buonoLa documentazione è conservata da:
Persone:
- fotografo non identificato ; fotografo principale
Redazione e revisione:
- Redatta in xDams , 10-04-2014 - 18/09/2014