Gerarchia:
Archivio fotografico della Provincia minoritica di Cristo Re dei frati minori dell'Emilia Romagna » Chiese, conventi e monasteri fotografati da Aldo Salmi » Parma - S. Pietro d'AlcantaraDenominazione:
Parma - S. Pietro d'AlcantaraNote al titolo:
Fonte del titolo: iscrizioneSegnatura:
scatola 50 AS.29_Cassetto 2Data:
[1970] - 1971 lug.Note alla data:
analisi dei referentiConsistenza:
20 positivoDescrizione:
La raccolta di fotografie è relativa alla chiesa e convento di S. Pietro d'Alcantara della Provincia di Cristo Re a Parma.Sono presenti:
- vedute degli esterni dell'edificio che ospita il conveto, in particolare il muro di cinta, in un angolo del quale si trova una cappella votiva, eretta nel 1962, nella quale è conservata e venerata una terracotta raffigurante la Divina Pastora ad opera di Giuseppe Sbravati;
- riproduzioni di opere d'arte sacra e affreschi conservati presso il complesso;
- riproduzione commemorativa padre Onorio Rossi, religioso fucilato il 23 aprile del 1945.
Descrizione estrinseca:
albumLe stampe che costituiscono l'album, prima del loro ricondizionamento con materiali certificati per la conservazione fotografica, erano inserite in buste di plastica trasparente contenute in un raccoglitore con legatura di perni d'ottone di dimensioni 26x32x4 cm. in simil pelle bordeaux. Sul dorso di questo era presente un'etichetta adesiva recante l'iscrizione ms. "Parma - S. Pietro d'Alcantara".
Nella prima pagina plastificata dell'album era incollata un'etichetta adesiva recante l'iscrizione ms. "Parma = Convento S. Pietro d'Alcantara (dal 1 al 9). Luglio 1971", riferita alle stampe numerate "1-9".
Sul verso delle stampe è presente la numerazione ms. "1-29", di cui risultano mancanti le stampe n.: 5, 10, 11, 12, 13, 16, 19, 20, 21 e 28.
Formato:
18x24 cm
Caratteristiche tecniche:
b/n
gelatina bromuro d'argento/carta
Note storico critiche:
Autore delle fotografie:fotografo non identificato, fotografo principale
Il convento di S. Pietro d'Alcantara a Parma è nato dal desiderio della famiglia dei Frati Minori Riformati di unire la loro presenza a quella delle altre famiglie francescane nella capitale del Ducato di Parma, Piacenza e Guastalla.
Ebbero un primo "ospizio" con piccolo oratorio nel 1685 in località "Ortazzo", vicino alla chiesa di S. Barnaba. Nel 1687 poterono avere dal Duca Ranuccio II, nei pressi della chiesa di S. Apollonia, un convento con annesso l'oratorio di S. Michele di Porta Nuova. Risultando la posizione molto disturbata (si trovava al termine di Via dei Genovesi, l'attuale Via Farini, vicino alla Piazza d'Armi), i frati ottennero un vasto appezzamento di terreno nella zona presso l'attuale Istituto Buon Pastore per erigervi la loro sede definitiva.
Il 10 agosto 1706 fu benedetta la prima pietra della chiesa; il 3 agosto 1707 quella del convento. Il complesso fu intitolato a S. Pietro d'Alcantara.
Nel 1726 si iniziarono i lavori per sostituire la prima chiesa con una più ampia. Opera compiuta nel 1728; consacrazione nel 1735.
Nell'anno 1800 i frati furono espulsi dalla soppressione napoleonica. Rimasero tre stanze del convento ad uso del custode della chiesa. La soppressione italiana non migliorò le cose; però nel corso del tempo - riconcesso ai frati il diritto di vivere aggregati e con l'abito religioso - lo spazio a loro disposizione si allargò, fino ad ottenere notevole consistenza nel 1945. In conseguenza di questo si poté costruire nel 1946 la nuova portineria.
Dal 1993 chiesa e locali sono ceduti in uso alla diocesi di Parma che vi ha installato un'attività assistenziale.
La chiesa di S. Pietro d'Alcantara di Parma è anche santuario della Beata Vergine "Divina Pastora". Nel 1792, ricostruendosi il muro di cinta del convento, in un angolo di detto muro fu eretta una cappelletta dove fu posta una terracotta di Giuseppe Sbravati raffigurante la "Divina Pastora". Il 29 giugno 1800 il simulacro fu collocato in chiesa (della cappella esterna restano alcune vestigia) in un'apposita cappella-santuario. Nel 1810, a causa della soppressione napoleonica, il Vescovo dispose che la terracotta rappresentante la "Divina Pastora" venisse trasferita nella chiesa parrocchiale di S. Ulderico, da cui - sempre per disposizione del Vescovo - fu riportata in S. Pietro d'Alcantara nel 1815, dove gode di venerazione intensa e ininterrotta da tutta la città. Peraltro la devozione della "Divina Pastora" è rimasta anche nella chiesa di S. Ulderico, che, privata dell'originale, si dotò di una copia della terracotta dello Sbravati (n.d.r. BERARDO ROSSI, I conventi della Provincia dei frati minori dell'Emilia Romagna, Bologna, 1994, pp. 50-51.).
Talvolta sono presenti più copie di una stessa fotografia.
Stato di conservazione:
buonoLa documentazione è conservata da:
Persone:
- fotografo non identificato ; fotografo principale
Redazione e revisione:
- Redatta in xDams , 11-04-2014 - 18/09/2014