Città degli archivi

Fondazione Gramsci Emilia-Romagna

Archivio di Leone Pancaldi

Denominazione:

Archivio di Leone Pancaldi

Tipologia:

fondo

Data:

1937 - 1995

Consistenza:

11 bb. (con 210 fascc.)

Descrizione:

Si compone della documentazione prodotta da Leone Pancaldi tra il 1937 e il 1995 e in particolare:

- delle lettere indirizzate a Leone Pancaldi durante il suo periodo di internamento militare e della corrispondenza intercorsa nel dopoguerra tra Pancaldi e vari personaggi del mondo dell'arte e della politica;
- dei disegni realizzati da Leone Pancaldi durante il periodo di internamento militare in Polonia e in Germania;
- delle lettere indirizzate a Carla Beau, a Elena Pancaldi e a Nina Beau, rispettivamente fidanzata, sorella e suocera di Pancaldi, durante il periodo di internamento militare del loro congiunto, e delle lettere indirizzate da quest'ultimo alla propria famiglia subito dopo la liberazione;
- di documentazione relativa all'adesione di Pancaldi a mostre ed esposizioni collettive, alla progettazione e realizzazione di mostre individuali e alla partecipazione a competizioni e a premi d'arte;
- di materiale inerente l'organizzazione e la promozione di eventi commemorativi della figura e dell'opera di Pancaldi tenuti successivamente alla sua scomparsa;
- di documentazione relativa alle attività svolte da Pancaldi nell'ambito della sua professione di architetto e museografo;
- di tessere e certificati, agende e profili biografici di Pancaldi, ricordi funebri e disegni vari;
- di documentazione relativa alla gestione del villino di Procchio (Comune di Marciana) e del castello di Cuppio di Sotto (Comune di Marzabotto), nonché al prestito dei disegni di Giorgio Morandi di proprietà di Pancaldi.

Regole di accesso ed uso:
Si ritiene che la documentazione sia soggetta ai limiti di consultabilità previsti dal decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (Codice in materia di protezione dei dati personali).

Storia archivistica:

La documentazione prodotta da Leone Pancaldi, e in parte dai suoi famigliari e congiunti, oggetto del presente intervento di ordinamento e descrizione proviene da due distinti luoghi di conservazione.

Una buona parte delle fotografie (e in particolare quelle più strettamente inerenti la vita privata e famigliare di Leone Pancaldi, e dunque i momenti di svago e di festa) era conservata presso la casa atelier di Cuppio di Sotto nel Comune di Marzabotto.
Parimenti presso l'abitazione di Cuppio di Sotto era conservata la corrispondenza indirizzata ai membri della famiglia Pancaldi-Beau, e in particolare le lettere scritte da Leone alla fidanzata Carla, alla suocera Nina e alla sorella Elena durante il periodo del suo servizio militare in Croazia, negli anni di internamento militare in Germania e nei mesi immediatamente successivi la liberazione (nov. 1942 - ago. 1945).

Si tratta di un nucleo di carte non direttamente riconducibile, in quanto a contesto di produzione, a Leone Pancaldi, bensì al suo ambito domestico, e nello specifico alla futura consorte, alla madre di lei e alla sorella maggiore dello stesso Pancaldi. Tale materiale andò verosimilmente a confluire nella disponibilità di Carla Beau e da essa ai figli della coppia.

La rimanente parte delle fotografie testimonianti la vita pubblica, la corrispondenza privata indirizzata a Leone Pancaldi (compresa quella del periodo bellico), congiuntamente ai disegni realizzati durante l'internamento, gli altri documenti personali e il materiale relativo allo svolgimento dell'attività artistica ed in parte anche professionale erano invece conservati presso la casa sita in località Lama di Reno, sempre nel Comune di Marzabotto.
Nell'abitazione di Lama di Reno inoltre era stata in precedenza concentrata anche tutta la documentazione proveniente dallo Studio professionale di Leone Pancaldi, già sito in via D'Azeglio a Bologna, costituita principalmente dai progetti di architettura, compresi gli elaborati grafici e il materiale contabile, oggi in deposito presso l'Ordine degli architetti di Bologna.

Nel 2015 la corrispondenza, i disegni, le fotografie, le varie carte personali e la documentazione relativa all'attività artistica e in parte anche professionale, fu trasportata dai due distinti luoghi di conservazione presso la residenza bolognese degli eredi in via di Casaglia, da dove è stata infine trasferita in deposito alla Fondazione Gramsci Emilia-Romagna.

Eccezion fatta per la corrispondenza del periodo bellico, indirizzata sia a Leone Pancaldi sia ai membri della sua famiglia (convenientemente conservata dagli eredi in appositi contenitori senza tuttavia distinguere la diversa provenienza delle carte), e per i disegni realizzati nei campi di internamento (condizionati verosimilmente dallo stesso Pancaldi in fascicoli distinti per campo), l'intero complesso documentario è giunto in completo stato di disordine.
Il materiale, costituito principalmente come già sopra riferito da lettere, fotografie, appunti, ritagli di stampa, pubblicazioni e documentazione contabile, era difatti contenuto entro scatole e borse improvvisate, e le carte si trovavano del tutto sciolte e frammiste tra loro.

Confusi tra le diverse carte sciolte erano poi presenti pochi fascicoli originali costituiti da Pancaldi e relativi quasi esclusivamente alla sua attività di architetto e museografo e molto probabilmente riconducibili all'ambito di attività del suo studio professionale.

Nel febbraio 2015 gli eredi hanno depositato l'archivio presso la Fondazione Gramsci Emilia-Romagna.

Redazione inventario:
Inventario a cura di Salvatore Alongi, redatto nel 2015 per la Fondazione Gramsci Emilia-Romagna nell'ambito del progetto "Una città per gli archivi" promosso dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e dalla Fondazione Cassa di risparmio in Bologna.

Criteri di ordinamento:

Nel corso del presente intervento di ordinamento e descrizione sono state individuate all'interno del complesso documentario prodotto da Leone Pancaldi le seguenti articolazioni:
- Documenti personali;
- Fotografie;
- Corrispondenza;
- Disegni della priogionia;
- Attività artistica;
- Attività professionale.
Le prime cinque serie possono essere considerate a pieno titolo espressione dell'attività individuale e della vita personale di Leone Pancaldi: esse difatti testimoniano della gestione delle proprietà immobiliari di Cuppio di Sotto nel Comune di Marzabotto e di Procchio nel Comune di Marciana, il prestito a varie mostre delle opere d'arte eseguite da Giorgio Morandi di proprietà di Pancaldi, l'adesione a circoli e associazioni (serie "Documenti personali"), la vita privata trascorsa in compagnia di colleghi, estimatori, amici e parenti sopratutto nella sua casa atelier di Cuppio di Sotto (serie "Fotografie"), lo scambio epistolare con la famiglia durante il periodo dell'internamento militare in Polonia e in Germania e con gli amici e i colleghi per tutta la seconda metà del XX secolo (serie "Corrispondenza"), l'impegno artistico anche all'interno dei campi di internamento (serie "Disegni della prigionia"), la partecipazione a mostre e a premi d'arte nonché la realizzazione di esposizioni delle sue opere pittoriche, sia prima che dopo la sua scomparsa (serie "Attività artistica").
L'ultima serie aggrega al contrario la documentazione relativa in massima parte all'attività dello studio professionale d'architettura di Leone Pancaldi: la presenza di documentazione redatta su carta intestata dello Studio, accanto alla presenza di un elevato numero di fascc. originali relativi alla curatela di mostre, alla progettazione di edifici e ad allestimenti museografici, caratterizza significativamente questa serie contribuendo a distinguerla nettamente dalle altre.
Le serie sono state collocate in sequenza cronologica.
All'interno di ciascuna serie e sottoserie, i fascc., singolarmente e analiticamente descritti, sono stati a loro volta ordinati cronologicamente.
Per la numerazione dei fascc., così come per la numerazione delle bb. all'interno delle quali i fascc. sono stati condizionati, si è adottato il criterio della "serie chiusa", attribuendo dunque alle unità un numero di corda progressivo unico per tutto il fondo (da 1 a 203 per i fascc. e da 1 a 10 per le bb.).

Note:

Documentazione collegata:
Presso l'Ordine degli Architetti di Bologna è stata depositata la documentazione prodotta da Leone Pancaldi nell'esercizio della sua attività professionale, e in particolare gli elaborati progettuali, la documentazione contabile, le fotografie d'arte e d'architettura.

La documentazione è conservata da:


La documentazione è stata prodotta da:


Redazione e revisione:

  • Redatta in xDams , 21/05/2015 - 16/11/2015