Intestazioni:
- Arbizzani, Luigi, storico, saggista, (San Giorgio di Piano 1924 - Bologna 2004)
Descrizione:
Luoghi di residenza e attività: Bologna, attività politica e di ricercatore, 1950 - 2004.Luigi Arbizzani nasce a San Giorgio di Piano (Bologna) l'11 marzo 1924, primogenito di Leone e Carolina Sgarzi.
Frequenta l'Istituto tecnico industriale Aldini Valeriani di Bologna dove consegue il titolo di operaio specializzato nel 1942; lavora come disegnatore tecnico in varie officine della provincia di Bologna.
Chiamato alle armi nel maggio 1943, viene destinato al 1° reggimento Genio (Compagnia meccanici elettricisti) di Torino, distaccamento di Cameri (Novara). Dopo l'8 settembre abbandona il reparto per tornare a San Giorgio di Piano.
Nel febbraio 1944, dopo aver rifiutato di aderire alla Repubblica sociale italiana, viene destinato al 137° battaglione Genio Lavoratori, Fortificazioni Campali, 1ª Compagnia operante a Falconara (Ancona): diserta nel giugno 1944. Il 10 agosto 1944 entra nell'organizzazione Todt (Organizzazione tedesca di Fritz Todt: una struttura paramilitare che si serviva dei civili per effettuare lavori di manutenzione e di sistemazione del territorio), dove rimane anche durante i primi mesi della lotta armata. Con il nome di battaglia "Oddone" partecipa alla Resistenza, prima nella formazione Sap (Squadra d'azione patriottica) di San Giorgio di Piano, poi nel battaglione Tampellini della 2ª Brigata Garibaldi "Paolo": è stato riconosciuto partigiano dal 1° ottobre 1944 al 21 aprile 1945 con il grado di intendente di formazione, corrispondente e sottotenente. Il 22 aprile 1945, in occasione della liberazione di San Giorgio di Piano, durante un combattimento rimane ferito. Ricoverato all'ospedale di Bentivoglio e in seguito al Centro ortopedico "Putti" di Bologna, vi rimane, con intervalli di convalescenza, fino al giugno 1947.
Il 4 ottobre 1947 sposa Antonietta Mazzoni, da cui avrà due figli, Katia ed Enrico.
Iscritto al Partito comunista italiano (Pci) già dal dicembre 1944, nel dopoguerra partecipa attivamente alla vita del partito, nella sezione di San Giorgio di Piano (dove si occupa prevalentemente di stampa e propaganda) e nella Sezione "A. Cacciari" di Gherghenzano, di cui diviene segretario.
Dal 1946 al 1949 scrive notizie di cronaca politica, in qualità di corrispondente locale da San Giorgio di Piano, pubblicate su "l'Unità" e "La Lotta"; dal 1949 scrive anche per "La Voce dei Lavoratori", "Il Lavoro", "Il Quaderno dell'attivista", "Emilia", "Il Progresso d'Italia" e "Movimento operaio".
Dopo la dimissione definitiva dall'ospedale nel 1947 esercita le seguenti attività:
- amministratore presso la Lega braccianti di San Giorgio;
- nell'ottobre 1947 diventa segretario della Camera del lavoro di San Giorgio di Piano e segretario della Lega braccianti, cariche che ricoprirà fino all'agosto 1949;
- nel 1949 diviene membro del Comitato provinciale di Corrente di "Unità sindacale" della Federbraccianti e membro del Comitato direttivo provinciale di Confederterra;
- nell'agosto 1949 è chiamato a lavorare presso la segreteria della Confederterra provinciale di Bologna, dove rimane fino all'ottobre 1950 (tolta una parentesi di due mesi, tra giugno e luglio 1950, quando lavora presso il Comitato provinciale dei partigiani della pace, per la campagna per l'Appello di Stoccolma con il compito di curare la stampa e la propaganda del movimento).
Nel 1950 inizia la sua attività di funzionario e dirigente nell'organizzazione del Partito comunista provinciale e regionale:
- nel novembre 1950 è chiamato a lavorare presso la Commissione stampa e propaganda della Federazione di Bologna del Partito comunista;
- nel luglio 1951 partecipa all'elaborazione del piano di propaganda per le elezioni amministrative presso la Federazione di Foggia del Partito comunista, su incarico della direzione del Pci;
- nell'aprile-maggio 1952 è incaricato del lavoro di produzione della propaganda scritta per le elezioni amministrative presso la Federazione di Roma del Partito comunista;
- dal gennaio 1953 lavora presso la Commissione culturale della Federazione provinciale di Bologna, con l'incarico di organizzare studi storici e curare l'edizione dei quaderni de "La Lotta";
- nell'agosto 1953 lascia la Commissione culturale e diventa segretario di redazione della rivista "Emilia";
- nel settembre 1954 lascia la redazione della rivista e torna al lavoro presso la Commissione culturale, di cui diviene responsabile nel febbraio 1955;
- dal 1960 entra a far parte della Commissione d'organizzazione.
Successivamente ricopre altri ruoli e mansioni:
- membro della Commissione enti locali e della segreteria della Federazione di Bologna del Partito comunista;
- direttore della scuola di partito "Istituto A. Marabini";
- responsabile del comprensorio della pianura bolognese;
- responsabile della commissione per i problemi dell'agricoltura;
- membro del Comitato regionale Emilia-Romagna del Partito comunista italiano;
- dal 1961 al 1964 è consigliere dell'Azienda provincializzata trasporti Bologna e dell'Azienda tramviaria municipale di Bologna;
- nel 1964 è eletto consigliere provinciale per il Pci, carica che ricoprirà fino al 30 aprile 1975; durante il suo secondo mandato dal 1970 al 1975 sarà capogruppo del Pci nel Consiglio provinciale;
- dal 1977 al 1986 ricopre l'incarico di presidente del Consorzio provinciale per la pubblica lettura.
Alla fine degli anni Sessanta contribuisce alla nascita dell'Istituto Gramsci sezione Emilia-Romagna (oggi Fondazione Gramsci Emilia-Romagna), di cui diviene direttore per un periodo di tempo e di cui sarà consigliere.
Negli stessi anni è inoltre:
- consigliere dell'Istituto storico provinciale della Resistenza;
- consigliere e componente del Comitato scientifico dell'Istituto storico "Ferruccio Parri" Emilia-Romagna;
- associato all'Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia;
- componente del Comitato scientifico dell'Istituto Alcide Cervi dal 1975;
- rappresentante del Comune di Bologna nell'Assemblea dell'Istituto Alcide Cervi dal 1978;
- membro del direttivo del Comitato regionale per le onoranze ai caduti di Marzabotto;
- contribuisce alla nascita del Parco storico di Monte Sole, dove ricoprirà la carica di presidente del Comitato di consulenza storica e sostenitore della nascita della Scuola di pace di Monte Sole.
Oltre agli importanti e significativi ruoli e incarichi ricoperti, l'interesse principale di Arbizzani è stata la ricerca storica, condotta in particolare modo sulle vicende della lotta di liberazione, nel territorio bolognese e in quello della regione Emilia-Romagna, del movimento operaio e contadino, della stampa periodica durante gli anni del fascismo e della Resistenza, con la pubblicazione di numerosi contributi e monografie.
Negli ultimi anni è ideatore e presidente dell'Archivio storico della Camera del lavoro di Bologna - Associazione Paolo Pedrelli Archivio storico sindacale - studi e ricerche sul lavoro e socio fondatore del Gruppo di studi della pianura del Reno, nel 2002.
Muore a Bologna l'8 aprile 2004.
Storico, ricercatore e saggista sulla Resistenza, sindacalista.
Note:
Scheda descrittiva a cura di Serena Corsellini redatta nel 2014 nell'ambito del progetto "Una città per gli archivi", promosso dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e dalla Fondazione Cassa di risparmio in Bologna.Fonti on-line:
- http://www.anpi.it/donne-e-uomini/luigi-arbizzani (consultato il 21 gennaio 2014);
- http://www.comune.san-giorgio-di-piano.bo.it/main/main.asp?doc=15195 (consultato il 21 gennaio 2014);
- http://www.pianurareno.org/?q=node/1278 (consultato il 21 gennaio 2014);
- http://web.tiscali.it/gpp.bo/index_22_12_file/SCHEDE/LUIGI_ARBIZZANI.html (consultato il 21 gennaio 2014).
Collegamenti:
Complessi archivistici:
- Archivio di Luigi Arbizzani , 1931 - 2004 (fondo)
- Redatta in xDams , 21/01/2014 - 17/03/2014